Città del Vaticano, 8 mar. (askanews) – “Lei sa che ci sono alcune critiche: che il papa non è coraggioso, è un incosciente che sta facendo dei passi contro la dottrina cattolica, che è a un passo dall’eresia, ci sono dei rischi. Ma queste decisioni si prendono sempre in preghiera, in dialogo, chiedendo consiglio, in riflessione. Non sono un capriccio e anche sono la linea che il Concilio ha insegnato”. Così Papa Francesco parlando del dialogo con l’islam nella conferenza stampa sul volo di ritorno a Roma da Baghdad riportata sul sito di Vatican News.
“Il documento di Abu Dhabi del 4 febbraio è stato preparato con il grande Imam in segreto, durante sei mesi, pregando, riflettendo e correggendo il testo”, afferma Bergoglio. “E’ stato – è dirlo un po’ presuntuoso, prendetela come una presunzione – un primo passo di ciò che lei mi domanda. Possiamo dire che questo sarebbe il secondo e ce ne saranno altri. È importante il cammino della fratellanza. Il documento di Abu Dhabi ha lasciato in me l’inquietudine della fratellanza, e poi è uscita ‘Fratelli tutti’. Ambedue i documenti si devono studiare perché vanno nella stessa direzione, sulla via della fratellanza. L’Ayatollah Al Sistani ha una frase che cerco di ricordare bene: gli uomini sono o fratelli per religione o uguali per creazione. Nella fratellanza è l’uguaglianza, ma sotto l’uguaglianza non possiamo andare. Credo che sia una strada anche culturale. Pensiamo a noi cristiani, alla guerra dei Trent’anni, alla notte di san Bartolomeo, per fare un esempio. Come fra noi cambia la mentalità: perché la nostra fede ci fa scoprire che è questo, la rivelazione di Gesù è l’amore e la carità e ci porta a questo: ma quanti secoli per attuarli! Questo è importante, la fratellanza umana, che come uomini tutti fratelli, e dobbiamo andare avanti con le altre religioni. Il Concilio Vaticano II ha fatto un passo grosso in questo, e anche le istituzioni dopo, il Consiglio per l’unità cristiani e il Consiglio per il dialogo interreligioso. Il cardinale Ayuso ci accompagna oggi. Tu sei umano, sei figlio di Dio e sei mio fratello, punto! Questa sarebbe l’indicazione più grande, e tante volte si deve rischiare per fare questo passo”.