Al-Sistani al Papa: garantiamo a cristiani diritti costituzionali

Ricorda la situazione dei palestinesi nei territori occupati

MAR 6, 2021 -

Città del Vaticano, 6 mar. (askanews) – Il grande ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani, che ha ricevuto papa Francesco a Najaf, città santa degli sciiti, ha sottolineato nel corso del colloquio l’importanza di assicurare una vita nella pace e nella sicurezza ai cristiani iracheni garantendo i loro diritti costituzionali.

Durante l’incontro, si legge in una nota diramata dal suo ufficio, il colloquio ha ruotato attorno alle grandi sfide che l’umanità deve affrontare in questa epoca, al ruolo della fede in Dio e all’impegno per gli alti valori morali nel superarle.

Il grande ayatollah ha parlato dell’ingiustizia, dell’oppressione, della povertà, della persecuzione religiosa e intellettuale, della soppressione delle libertà fondamentali e dell’assenza di giustizia sociale, e in particolare delle guerre, degli atti di violenza, dell’ambargo economico e delle sofferenze dei molti popoli sfollati nella regione mediorientale e in particolare del popolo palestinese nei territori occupati da Israele.

Al-Sistani ha sottolineato il ruolo che i grandi leader religiosi e spirituali dovrebbero svolgere nel contrastare queste tragedie, esortando le parti interessate – e in particolare le grandi potenze – a dare priorità alla ragione e alla saggezza, rifiutando il linguaggio delle guerra, e non facendo prevalere i propri interessi personali sui diritti dei popoli a vivere in libertà e dignità. Il leader sciita ha sottolineato l’importanza degli sforzi concertati per consolidare i valori di armonia, convivenza pacifica e solidarietà umana in tutte le società, basati sulla promozione dei diritti e del rispetto reciproco tra i seguaci di diverse religioni e convinzioni.

Al-Sistani ha ricordato la gloriosa storia dell’Iraq e il profeta Maometto ed ha espresso la speranza che il paese superi in tempi brevi l’attuale epoca di difficoltà. Il grande ayatollah ha auspicato che i cittadini cristiani vivano come tutti gli iracheni nella sicurezza, nella pace e nel pieno rispetto dei loro diritti costituzionali, ed ha sottolineato il ruolo che l’autorità religiosa sciita ha svolto nel proteggere loro e tutti coloro che erano stati perseguitati e feriti negli anni passati, soprattutto durante il periodo in cui i terroristi dell’Isis hanno occupato vaste aree in diverse province irachene, praticando atti criminali.

Al Sistani ha augurato al Papa e ai cattolici di tutto il mondo felicità, e lo ha ringraziato per il faticoso viaggio per recarsi a Najaf e rendergli visita.

Il massimo esponente dell’islam sciita iracheno ha ringraziato il Papa, a quanto ha riferito l’ufficio del grande ayatollah, per avere intrapreso il lungo viaggio fino a Najaf e ha augurato a Bergoglio e ai cattolici di tutto il mondo felicità e prosperità, assicurando la propria benedizione.

Al-Sistani ha sottolineato il ruolo che i leader religiosi e spirituali nel sollevare dalla sofferenza i popoli oppressi in tutto il mondo, ed ha auspicato che la grandi potenze seguano la ragione e la saggezza e rinuncino alle guerre. Il grande ayatollah ha rilevato che in molti paesi vi è oppressione, assenza di giustizia sociale e violazione dei diritti religiosi.