Roma, 18 feb. (askanews) – Canti e preghiere collettive dei fedeli musulmani di Najaf per preparare il benevenuto a Papa Francesco che visiterà tra due settimane l’Iraq (5-8 marzo).
Sabato 6 marzo il Papa si recherà in questa città sacra dell’islam sciita dove sarà ricevuto dal grande ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani.
E questa sera, durante una preghiera collettiva in moschea, un predicatore ha guidato la folla di fedeli in una preghiera di benvenuto a Papa Francesco.
“Con fratellanza umana accogliamo questo nostro Wahef (termine arcaico per indicare il “servitore della Chiesa”, oggi inteso anche nel significato di “vicino”, ndr.)”, ha detto in una prosa salmodiata rivolto alla folla di credenti inginocchiati. “Nel papa dei cristiani vediamo il papa dei musulmani”.
“Questo – ha proseguito il predicatore – è un evento sublime, una presa di posizione eterna: Francesco visita il nostro Seid (Signore, discendente di Maometto, ndr.) Ali, è con sommo onore che vi siamo a fianco. Un evento che non sarà ignorato dalle telecamere dei mass media. (Francesco) ci ha avvicinato con Fratellanza Umana. Accogliamo questo Wahef che oggi ha aperto il suo cuore verso la nostra Najaf. Descriminare l’umanità adira Al Sistani che non accetta che l’Islam sia distorto”. La folla ha ripetuto in coro: “Non accetta che l’Islam sia distorto”.