Roma, 24 apr. (askanews) – Ilarità sui social media, ma dura presa di posizione degli esperti dopo che il presidente americano Donald Trump ha suggerito di valutare la somministrazione di ultravioletti e di iniezioni di disinfettante per curare i pazienti del Covid-19.
Nel consueto briefing con la stampa, Trump ha preso la parola dopo che lo scienziato William N. Bryan, del Dipartimento per la sicurezza nazionale, aveva appena riferito dei test condotti dal governo su come luce solare e disinfettanti, tra cui candeggina e alcool, riescano a uccidere il coronavirus sulle superfici in soli 30 secondi. Il presidente ha quindi suggerito: “Supponiamo di colpire il corpo con una luce potente, anche con ultravioletti. Penso che tu abbia detto che non è stato testato, ma lo testeremo? E poi, supponiamo di portare la luce dentro il corpo, attraverso la pelle o in qualche altro modo. E poi vedo che il disinfettante lo uccide in un minuto. Non c’è un modo in cui si possa fare qualcosa del genere, iniettandolo all’interno o una sorta di pulizia?”.
Secondo la ricostruzione fatta dai media americani, il presidente si è poi rivolto a Deborah Birx, la coordinatrice della risposta al coronavirus alla Casa Bianca, per chiederle se aveva mai sentito di un ricorso a “calore e luce” per curare il coronavirus. “Non come cura”, è stata la risposta, a cui il presidente ha replicato: “Credo sia una cosa da valutare”.
Se su Twitter sono subito apparsi commenti ilari, molti esperti hanno subito lanciato moniti a non ricorrere a tali metodi, perchè pericolosi. Interpellato dalla Nbc, lo pneumologo Vin Gupta ha detto: “Questa idea di iniettare o ingerire qualsiasi tipo di prodotto detergente nel corpo è irresponsabile e pericolosa. E’ un metodo che le persone usano quando vogliono uccidersi”.
Un altro pneumologo, John Balmes, ha detto a Bloomberg: “Anche solo inalare candeggina è la cosa peggiore da fare per i polmoni. Neanche una bassa diluizione di candeggina o alcol è sicura. È un concetto totalmente ridicolo”.