Roma, 15 mag. (askanews) – Il presidente ucraino uscente Petro Poroshenko ha firmato la legge sulla lingua ucraina come lingua di Stato, che ne impone l’utilizzo non solo nelle istituzioni, ma anche in scuole, ospedali e nel settore dei servizi in generale.
Durante la cerimonia, riferisce l’agenzia Unian, Poroshenko ha definito la legge “ben equilibrata” , respingendo le critiche dei deputati all’opposizione che la considerano inconstituzionale e ne hanno chiesto, invano, l’abrogazione.
La Russia ha criticato a sua volta la norma, definendola uno strumento per emarginare le minoranze: un evidente riferimento alla popolazione russofona, che ancora fatica a usare in modo compiuto la lingua ucraina, soprattutto nelle regioni del Sud-Est.