Roma, 7 apr. (askanews) – Il presidente del Ruanda, Paul Kagame, ha celebrato il ricordo delle vittime del genocidio, in occasione del 25esimo anniversario dell’inizio del massacro, sottolineando che il Paese “è diventato di nuovo una famiglia”.
In soli 100 giorni tra aprile e luglio del 1994 furono uccise oltre 800.000 persone, in maggioranza tutsi, nel tentativo del governo ruandese in carica di eliminare il loro gruppo etnico. Kagame, che guidò la forza dei ribelli che mise fine al massacro, ha acceso oggi una fiamma per ricordare le vittime nella capitale Kigali.
Il lutto durerà per 100 giorni. “Nel 1994 non c’era speranza, solo buio. Oggi la luce si irradia da questo posto. Come è accaduto? Il Ruanda è diventato di nuovo una famiglia”, ha detto alla folla al Kigali Genocide Memorial, dove sono sepolte oltre 250mila vittime.