Roma, 30 dic. (askanews) – È morta stanotte Francesca Colombini Cinelli, dal 1976 al 1999 guida e anima della storica Fattoria dei Barbi di Montalcino. Ne hanno dato l’annuncio i figli Donatella e Stefano con Carlo, Violante, Giovanni, Enrico e Lorenzo. Era conosciuta come “la Signora del Brunello” per aver contribuito in maniera determinante alla nascita e al successo del vino montalcinese. Pur toscana purosangue, Francesca Colombini era nata nel 1931 a Modena, dove suo nonno Pio era Rettore dell’Università e suo padre Giovanni era avvocato. I Colombini sono una famiglia di antiche radici senesi che, nel corso dei secoli, ha avuto varie proprietà a Montalcino con cui ha mantenuto sempre contatti strettissimi anche quando, per doveri professionali o d’incarico, si dovevano trasferire lontano. Fin da giovanissima ha trascorso molto tempo a Montalcino, stringendo così un legame solidissimo con la terra e le sue tante attività. Ha affiancato il padre nelle scelte dei difficili anni dell’agricoltura post bellica, quando le antiche decisioni di famiglia di abbandonare (già dagli anni ’20) la mezzadria in favore di un’agricoltura moderna fatta di vini, salumi, formaggi, olio e ogni altro prodotto trasformato, confezionato e venduto con una sua etichetta era vista da tanti come troppo rivoluzionaria e impossibile. Su queste basi è stata uno dei protagonisti della grande rivoluzione dell’agricoltura italiana, che ha visto a Montalcino tanti successi. Alla morte del padre, nel 1976, Francesca Colombini prese da sola le redini della Fattoria dei Barbi, consolidandola e potenziandone la produzione, mentre ne ampliava gli sbocchi commerciali in scala sia nazionale ed internazionale.
Vino, morta Francesca Colombini: la signora del Brunello
A capo della Fattoria dei Barbi dal 1976 al 1999