Roma, 16 nov. (askanews) – C’è molta Italia nella missione Artemis della Nasa partita oggi. Thales Alenia Space ha dato un primo contributo fondamentale alla missione Artemis 1 con il Modulo di Servizio Europeo (ESM), la vera e propria “spina dorsale” della capsula Orion che consentirà la vita umana all’interno della capsula, quando ci saranno gli astronauti a bordo, in quanto i suoi sottosistemi garantiscono le condizioni vitali e la sicurezza dell’equipaggio durante l’intera missione che ha come obiettivo il ritorno dell’Uomo sulla Luna. Thales Alenia Space sta sviluppando i sottosistemi critici per tutti e 6 i moduli, fornendo ad Airbus Defence and Space, primo contraente del ESM di Orion, la struttura, il controllo termico e le principali capacità di supporto vitale. La tecnologia all’avanguardia utilizzata per la struttura primaria consente all’ESM di essere abbastanza leggero da volare più lontano e più a lungo, pur essendo abbastanza forte da mantenere la sua forma e performare la missione. Recentemente Thales Alenia Space ha completato con successo e consegnato la struttura portante del modulo di servizio numero 4 di Orion. Attualmente il modulo si trova nelle camere pulite di Airbus Defence and Space a Brema, in Germania, dove completerà l’integrazione ed eseguirà i test finali, supportato dagli ingegneri di Thales Alenia Space in loco. Oltre a ESM4, come per i precedenti moduli 1, 2 e 3, il prossimo ESM5 è attualmente in fase di sviluppo presso gli stabilimenti di Thales Alenia Space di Torino. Leonardo è partner del programma, fornendo i pannelli fotovoltaici (PVA) e le unità di controllo e distribuzione dell’alimentazione (PCDU) per i moduli ESM da 1 a 6. Il ruolo chiave di Thales Alenia Space nella missione Artemis, al fianco di ESA e NASA continua con il contributo fondamentale per diversi elementi della futura stazione lunare “Lunar Gateway”. Thales Alenia Space vede già nei propri stabilimenti elementi della struttura primaria di HALO, modulo abitativo e logistico della NASA, sviluppato per il partner Americano Nortrop Grumman, che abilita l’ambiente di vita “iniziale” della nascente stazione. L’azienda è inoltre il prime Contractor per I-HAB (International Habitat), la casa europea degli astronauti nell’orbita lunare e per il nuovo mozzafiato modulo finestrato ad uso di comunicazione e logistico ESPRIT (European System Providing Refueling, Infrastructure and Telecommunications), elementi che segneranno la storia delle nuove soluzioni industriali per arrivare sulla Luna e oltre. Grazie alle sue competenze straordinarie, attingendo all’esperienza maturata con cinque Veicoli di Trasferimento Automatizzati (ATV) e allo sviluppo di diversi elementi della Stazione Spaziale Internazionale (ATV Integrated Cargo Carriers, Nodes 2 & 3, Cupola, Columbus, MPLM & PMM, Cygnus PCM e il Bishop Airlock), Thales Alenia Space sta contribuendo in maniera unica allo sviluppo della missione “nuovo Apollo” e all’esplorazione umana dello spazio oltre l’orbita bassa terrestre.
Spazio, anche molta Italia nella missione Artemis verso la Luna
Da Thales Alenia Space fondametali tecnologie per la navicella Orion