Innovazione Milano, 1 ago. (askanews) – L’eccellenza tecnologica pugliese sbarca negli Stati Uniti d’America, grazie all’accordo siglato tra Piccola Industria di Confindustria Puglia, Politecnico di Bari e Miami Scientific Italian Community. Obiettivo è promuovere negli Usa l’ecosistema innovativo made in Puglia, con uno strumento pensato dalla Piccola Industria Puglia e Miami Scientific Italian Community per stimolare il confronto tra il mondo della ricerca e le aziende. Il Politecnico di Bari metterà a disposizione delle imprese americane un catalogo delle competenze per razionalizzare i contatti, individuando i progetti che possano avere applicazioni industriali. “Innovazione tecnologica e innalzamento delle competenze sono fattori strategici per la crescita e la competitività delle imprese”, ha detto Teresa Caradonna, presidente di Piccola Industria Confindustria Puglia. “La Puglia ha uno scenario economico e imprenditoriale affascinante, fatto di Pmi e startup ma anche di grandi aziende che investono in ricerca e innovazione. Vogliamo continuare ad essere attrattivi ma anche propositivi e l’accordo tra Piccola Industria Puglia, Miami Scientificc Italian Community e il nostro Politecnico mira a condividere e diffondere conoscenza e best practice per creare sviluppo e opportunità”, ha aggiunto. “La Puglia sta sviluppando un ecosistema dell’innovazione che ha grandi potenzialità di attrazione nei confronti di investitori importanti, sia in Italia sia all’estero”, ha evidenziato il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino. “Sosteniamo questo processo attraverso la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico alle imprese, ma abbiamo bisogno di ampliare i nostri orizzonti. Questa è un’iniziativa importante e auspichiamo che sia l’inizio di un nuovo modello di fare rete, che possa valorizzare idee e competenze e offrire maggiori opportunità ai nostri talenti”, ha sottolineato. Per Fabio De Furia, presidente della Miami Scientific Italian Community, “l’Italia continua ad essere protagonista nel mondo nei settori ad alta tecnologia come aerospazio, biotecnologie, ICT per i beni e le attività culturali, green economy e industria creativa e ci sono grandi spazi per la creatività di giovani ricercatrici e ricercatori italiani negli Usa, per sperimentare scambi tra pubblico e privato e stimolare il nostro comparto di startup e spinoff”, ha assicurato. “La conoscenza scientifica, la competenza e l’impegno – ha concluso – sono le basi per raggiungere obiettivi concreti legati alla promozione della tecnologia italiana negli Stati Uniti”.
Innovazione, il tech ‘made in Puglia’ sbarca negli Stati Uniti
Accordo tra Piccola Industria, Miami Sic e Politecnico di Bari