Bosch Roma, 26 lug. (askanews) – Dopo il passaggio di confronto e di consultazione con i lavoratori dello stabilimento, le Organizzazioni sindacali sono pronte a firmare ufficialmente l’intesa raggiunta nei giorni scorsi con Bosch, nonché con il MiSe e la Regione Puglia per la fabbrica di Bari. Lo rendono noto in un comunicato i sindacati. Fim Fiom Uilm UglM L’intesa scongiura il pericolo scaturito dalla dichiarazione aziendale di 700 esuberi e anzi contiene un impegno per il prossimo quinquennio a non chiudere e a non licenziare, ma a ricorrere solo ad ammortizzatori sociali conservativi e a uscite volontarie e incentivate. C’è anche l’impegno a procedere sulla strada della diversificazione industriale, resa necessaria per avviare la transizione tecnologica nell’ambito della sostituzione motore endotermico con quello elettrico. Attualmente infatti l’80% della produzione è difatti ancora incentrata sul diesel. Inoltre – conclude il comunicato sindacale – occorrerà il contributo delle Istituzioni per superare i limiti sugli ammortizzatori sociali previsti dal jobs act, al momento insufficienti ad affrontare l’intero quinquennio.
Bosch, in vigore accordo che scongiura licenziamenti in fabbrica Bari
Dopo il passaggio con i lavoratori dello stabilimento pugliese