Auto Milano, 26 apr. (askanews) – Tre modelli, uno ogni due anni a partire dal 2024 con la Ypsilon in versione hatchback, poi un crossover sportback (Cuv) e nel 2028 la Delta, per riportare Lancia fra i brand premium europei, con l’ipotesi di una gamma HF e del ritorno ai Rally. A poche settimane dalla presentazione, il Ceo di Lancia, Luca Napolitano, racconta ad Askanews nuovi dettagli del piano di rilancio del brand, che punta a lanciare nuovi modelli solo elettrici dal 2026, per diventare full electric nel 2028 e a tornare all’estero con 100 concessionari in 60 città europee. “Tavares è stato molto chiaro: Lancia deve tornare ad essere un brand credibile e rispettato nel mercato premium europeo. L’ambizione è enorme. La regola è fare un cosa per volta, e farla bene. In Stellantis non si fanno sconti se non si fanno profitti”, afferma Napolitano ad Askanews. Il numero uno di Stellantis ha una passione per Lancia, ha corso l’ultimo rally storico di Montecarlo con una Stratos HF, e, nel piano Dare Forward 2030, ha inserito il brand nel cluster premium-lusso con Alfa Romeo, DS e Maserati, cui spetta il compito di moltiplicare per cinque i profitti e passare dal 4 all’11% dei ricavi. “Quando ho sentito parlare di cluster europeo per il gruppo, ho capito che era un piano solido e concreto”. Anche il capo designer di Stellantis, Jean-Pierre Ploué, ha un debole per Lancia e si è trasferito a Torino per seguire da vicino lo sviluppo dei nuovi modelli al centro stile di Mirafiori, la nuova casa del brand. “Le auto saranno disegnate e progettate in Italia”, spiega Napolitano. Si parte nel 2024 con la nuova Ypsilon 100% elettrificata, che probabilmente utilizzerà la piattaforma Stla small. Sarà più grande, ma dentro i 4 metri, e avrà le forme di una hatchback, con la parte posteriore allungata. “Non è una sostituzione della Ypsilon di oggi, sarà una vettura molto diversa. Rappresenta il primo passo del rinascimento di Lancia. La macchina è quasi pronta. Nei clinic test, il design è stato definito futuristico e darà l’imprinting anche agli altri modelli”. Naturale la scelta di partire dalla Ypsilon. “Partiamo dall’Italia e dal segmento B, perché è più sano iniziare dalle cose che sappiamo fare meglio. L’elettrico non ci spaventa, l’Ypsilon ibrida oggi rappresenta quasi il 90% delle vendite”, spiega il Ceo. Il successo commerciale di Ypsilon è una delle ragioni che hanno convinto Tavares a rilanciare il brand: l’unico modello rimasto della casa è da anni al vertice del mercato italiano (43.735 unità vendute nel 2021, +2%) e leader del segmento B. Da inizio anno, in scia anche all’edizione Alberta Ferretti, la quota di mercato è aumentata al 3,2% (+0,3%). La produzione della nuova Ypsilon, secondo indiscrezioni, potrebbe essere trasferita a Saragozza in Spagna. Oggi viene prodotta a Tychy in Polonia, insieme alla 500 termica, in attesa dell’arrivo nel 2023 dei crossover compatti di Jeep e Fiat. La 500 elettrica, invece, viene prodotta a Mirafiori, il polo per l’elettrificazione del gruppo, dove si produrrà anche la Maserati Folgore e che domani potrebbe ospitare altri modelli full bev. A seguire nel 2026 ci sarà l’ammiraglia, che non avrà le forme classiche di modelli come Thema o Kappa, ma sarà un crossover sportback, o Cuv (compact utility vehicle), solo elettrico di 4,6 metri di lunghezza. Sempre secondo indiscrezioni, potrebbe essere costruito a Melfi sulla piattaforma Stla Medium, con batterie con autonomia fino a 700 km. Il nickname scelto era Aurelia, “ma è stato superato dall’evoluzione del progetto che paragonerei a una sportback crossover, un grosso cuv, per entrare nel segmento più rilevante in Europa. Per il nome guardiamo al passato, ci piace l’alfabeto greco, o un nome romano, sicuramente non sarà un numero”. Nel 2028 invece arriverà la “Delta” full electric, una due volumi compatta su piattaforma Stla Medium. “Tutti vogliamo la Delta. Sarà una vettura con linee geometriche, scolpite e muscolose, come ci chiedono gli appassionati”. Il nome Delta è legato a doppio filo con il marchio HF che potrebbe tornare in versione solo elettrica e declinato su tutti i modelli, come fanno i competitor premium. “Il progetto non è ancora stato approvato, ma ci stiamo lavorando. Su HF però non possiamo scherzare e fare una cosa a metà. Il progetto ci piace, interpreta l’agilità del brand e ci permetterebbe di allargare il segmento di mercato dei prodotti, migliorare il ciclo vita e la profittabilità”. HF vuol dire anche motorsport e rally, dove Lancia è il marchio che ha vinto di più. Tavares è aperto al progetto: “Deciderà Napolitano”, ha detto a Roma al GP di Formula E, dove nel 2023 debutterà Maserati. “C’è spazio per tornare nel motorsport e nei rally. Ma le aspettative sono enormi e il progetto deve avere un programma di marketing interessante. Se faremo bene i compiti, torno da Tavares e glielo chiedo”. Sul ritorno in Europa di Lancia il piano del Ceo Napolitano prevede 100 concessionari in 60 città, con una forte spinta sul digitale: oltre il 50% delle vendite saranno generate online. I primi paesi ad ospitare il brand dovrebbero essere Germania, Francia, Belgio, Olanda e Austria. “A breve definiremo i country manager. Con Jean-Philippe Imparato (Alfa Romeo) e Beatrice Foucher (DS), abbiamo incontrato le associazioni dei concessionari. Siamo soddisfatti, l’interesse è stato superiore alle attese”. Si partirà dai dealer Alfa Romeo, con cui Lancia è sincronizzata nel lancio dei nuovi modelli, e DS, ma la collaborazione è aperta a tutti brand del gruppo. “Useremo stesse piattaforme, software e tecnologia di Alfa Romeo e DS, quindi la parola d’ordine è diversificazione. Alfa Romeo è impostata sulle performance. DS incarna l’eleganza francese, ricca e opulenta. Lancia invece si ispira all’eleganza italiana, semplice e basata sull’understatement”, spiega Napolitano. Il focus sarà sull’esperienza a bordo. “Stiamo lavorando con interior designer e marchi italiani di arredamento, mentre la tecnologia sarà effortless” cioè di facile utilizzo. Come l’interfaccia SALA: Sound, Air, Light Augmented, che permette di regolare diversi parametri con un solo gesto. Anche la sostenibilità sarà protagonista: gli interni saranno realizzati per oltre il 50% con materiali riciclati: “fra i livelli più alti della media dei brand del gruppo”. La nuova Lancia punta anche ad allargare la propria base clienti, oggi prevalentemente donne (65%). L’obiettivo sono i “progressive cultural influencer”, cioè clienti esigenti che abitano nelle grandi città, vivono responsabilmente e vogliono guidare il cambiamento. Anche il modo di presentare le vetture sarà rivisto: “Non penso vedrete la nuova Ypsilon ai Saloni di Ginevra o Parigi, ma piuttosto a eventi come il Salone del Mobile, dove il Made in Italy è protagonista”.
Lancia, Napolitano: puntiamo mercato premium Ue. Ipotesi HF e Rally
Nel 2024 Ypsilon hatchback, poi crossover e Delta. Full bev dal 2028