Gentiloni:transizioni ancora più necessarie con pandemia, guerra

"Sfida è governare cambiamenti e costruire economia al servizio dei lavoratori"

APR 20, 2022 -

Ucraina Torino, 20 apr. (askanews) – “Oggi più che mai il mondo del lavoro e dell’industria sono al centro di cambiamenti, in un’epoca molto molto, molto difficile. La rivoluzione digitale e la transizione ecologica, la ricollocazione dei processi produttivi, le nuove competenze richieste ai lavoratori sono alcune delle principali trasformazioni in corso, ma queste trasformazioni sono, in qualche modo, rese più che mai impegnative e necessarie a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina oggi”. Così Paolo Gentiloni, commissario europeo alle politiche economiche, è intervenuto in un video messaggio al 20esimo congresso Fim-Cisl di Torino. “La sfida che abbiamo davanti è quella di governare questi cambiamenti e costruire un’economia al servizio dei lavoratori, più competitiva e più giusta e su questi obiettivi l’Unione europea ha una sua visione e negli ultimi anni ha sviluppato strumenti senza precedenti per raggiungerli. In particolare Sure, Next generation Eu e il Fondo della transizione giusta”. “Due anni fa – ha aggiunto – in quelle che erano le prime settimane della pandemia, del lockdown, la Commissione europea lanciava un meccanismo nuovo di sostegno all’occupazione, il cosiddetto Sure. Un programma di 100 miliardi di aiuto ai sistemi, tipo la nostra cassa integrazione. Cento miliardi finanziati con l’emissione di debito comune. In un certo senso un precursore, seppure in misura limitata, di quello che poi sarebbe stato il Next generation Eu. L’Italia è stata il maggior beneficiario di questo programma ricevendo da Sure 27 dei 100 miliardi totali. In questa fase così delicata, in cui le misure di contenimento avevano obbligato interi settori dell’economia a fermarsi era essenziale proteggere i posti di lavoro. Nel 2020 In Italia oltre il 40% dei lavoratori e il 50% delle imprese hanno beneficiato del sostegno aggiuntivo offerto da Sure. “Dunque – ha sottolineato Gentiloni – anche grazie a Sure se, nonostante la profonda caduta della produzione, i riflessi sull’occupazione sono stati, tutto sommato, contenuti, seppure certo, non assenti. Complice la forte ripresa del 2021 a inizio anno, la disoccupazione in Italia è scesa sotto i livelli pre pandemici e in tutta l’Ue è scesa nettamente a livelli inferiori prima del Covid”.