Agroalimentare Roma, 15 mar. (askanews) – “Il rischio di accontentarsi di alcune piccole modifiche sugli algoritmi del Nutriscore o della esclusione di alcune categorie di prodotti è un rischio che non voglio correre, perché è il sistema in sè che è assurdo: non si può dare un colore al cibo che non è in assoluto buono e cattivo ma va valutato rispetto all’equilibrio con cui lo mangiamo o beviamo. Il sistema Nutriscore non va limitato, va combattuto. Oggi credo che stiamo andando verso una vittoria di questa battaglia”. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, intervenendo alla conferenza organizzata da Afidop, l’associazione dei formaggi italiani DOP e IGP, contro l’etichetta a semaforo. Il ministro ha ribadito che il Nutriscore “non è un sistema informativo, è un sistema di condizionamento del mercato studiato in modo scientifico. ha una genialità nella sua semplicità comunicativa, ma crea una distorsione senza dare informazioni”. E ha rivendicato il “grande lavoro di convincimento” fatto insieme alle associazioni di categoria e alla Farnesina nei confronti degli altri paesi, per fare capire loro “che non stavamo lavorando per noi stessi ma contro un sistema di etichettatura folle. All’inizio eravamo i capofila di un piccolo gruppo di paesi che non avevano speranze di raggruppare una miniranza di blocco – ha aggiunto – ora a nostro fianco ci sono paesi con peso maggiore come gli Sloveni, che stanno dichiarando chiaramente la loro preoccupazione, la Spagna, e gran parte della società civile e dei produttori francesi”, ha concluso Patuanelli.
Patuanelli: il Nutriscore non va limitato ma combattuto
No ad accontentarsi di piccole modifiche algoritmi o esclusioni