Agricoltura Roma, 17 nov. (askanews) – Campi inondati e serre stravolte, migliaia di ettari di colture stagionali sott’acqua, in asfissia e attaccate dai funghi, per umidità e pioggia. Semina allo stallo e produzione annacquata già per il 70%. Questa, da una prima ricognizione di Cia-Agricoltori Italiani, la situazione maltempo sull’agricoltura del Sud Italia dove in Sicilia e Sardegna continauano a cadere precipitazioni sparse e continue, forti venti, trombe d’aria e bombe d’acqua. “Contro i cambiamenti climatici – spiega Cia – serve cambio di approccio e una manutenzione seria del territorio”. Nelle regioni più colpite si sta facendo la conta dei danni tra agrumeti, carciofeti e ortive in pieno campo, ma “il persistere di tanti fenomeni atmosferici avversi, non può risolversi con il solo e necessario ristoro dei danni, ma anche con interventi consistenti in prevenzione e cura, di corsi d’acqua e strade, investimenti in ricerca e innovazione per la lotta al dissesto idrogeologico e la salvaguardia della sicurezza nei centri abitati e nella viabilità. Ne sono triste dimostrazione le morti in aumento a causa di inondazioni e trombe d’aria, ultima quella nel ragusano, le perdite di animali negli allevamenti, le strutture distrutte e in tanti casi motore dell’economia e dei servizi locali”. In Sicilia, non si può raccogliere, non si può seminare. Nella zona orientale, danni pesanti sono stati subiti dalle coltivazioni del limone Igp e dagli ortaggi. Stessa sorte a quelli tra Siracusa e Ragusa dove continuano le grandinate e le trombe d’aria. Sommerse dall’acqua anche le ortive in pieno campo nella zona di Noto e Rosolini. Preoccupano i fiumi Tellaro e Anapo, ora sopra il livello di guardia. Qui, fa sapere la Cia provinciale di Siracusa, si lavora alla stima dei danni su migliaia di ettari. Oltre agli agrumeti, letteralmente distrutti campi di finocchi e insalata. I ristori ci devono essere, dicono da Cia Sicilia Orientale ma “senza una politica seria di gestione del territorio, gli imprenditori agricoli non investiranno più in queste zone, non reimpianteranno gli agrumeti trascinati dalla piena. Prevarrà la paura di perdere tutto di nuovo”. Anche tutta la Sardegna è sotto perturbazione e in allarme. A Nord, in Gallura e nel nuorese, nella zona di Siniscola precipitazioni intense e bombe d’acqua hanno colpito interi allevamenti, danneggiato strade e distrutti erbai. Carciofi allagati nell’oristanese e allevamenti in difficoltà tra Sarrabus-Gerrei. A Sud, tra Capoterra e Pula, ma anche nel Sulcis, segnate dal forte vento e dalla pioggia intensa, serre, frutteti e campi di verdure. In queste ore, avverte Cia Sardegna, sotto particolare stress sono Cagliari e le zone limitrofe. “Servono stime e ristori immediati -dice Cia Sardegna- senza perdersi in iter burocratici”. L’emergenza maltempo si muove a macchia di leopardo ed è in valutazione anche l’allerta gialla su alcuni settori di Marche, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. La questione è sempre aperta, conclude Cia, e il tema manutenzione “deve essere tra le priorità del Governo: bisogna ragionare su scala nazionale e dialogare a livello territoriale, guardando all’opportunità del PNRR e ai fondi per la transizione ecologica”.
Maltempo, Cia: tra Sicilia e Sardegna perso 70% produzione
Raccolti allagati e semine a rischio, serve più manutenzione