Biologico Roma, 16 nov. (askanews) – Il metodo biodinamico garantisce una qualità organica del suolo migliore del 70% rispetto all’agricoltura convenzionale. E’ quanto emerge dai risultati di una ricerca scientifica su “L’impatto dei sistemi di coltivazione sulla qualità ecologica del suolo: una meta analisi”, vasta review della letteratura scientifica dedicata alla comparazione tra agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, condotta in Francia da AgroParisTech e dall’Istituto nazionale di ricerca per l’agricoltura, il cibo e l’ambiente (Inrae) di Digione. Entrambi gli enti fanno capo al ministero francese dell’Agricoltura e politiche alimentari e, nel secondo caso, anche al dicastero dell’Educazione superiore, ricerca e innovazione. “La ricerca scientifica conferma l’efficacia della biodinamica e smentisce gli attacchi infondati contro la sua equiparazione all’agricoltura biologica. Entrambe sono una priorità per l’Italia: si approvi al più presto il disegno di legge 998, già votato dal Senato a maggio e purtroppo bloccato alla Camera ormai da sei mesi”, chiede quindi Carlo Triarico, presidente dell’associazione per l’Agricoltura Biodinamica (Apab). Lo scorso ottobre Pasquale Maglione, esponente M5S in commissione Agricoltura e relatore della proposta di legge ‘Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico’, aveva annunciato che il ddl sarebbe approdato in aula a novembre, ma ancora non è stato calendarizzzato. Secondo la ricerca francese, gli indicatori organici del suolo migliorano di circa il 70% nell’agricoltura biodinamica e biologica, rispetto a quella convenzionale e complessivamente il 43% dei bioindicatori migliorano nell’agricoltura biodinamica, rispetto all’agricoltura biologica. “Il metodo biodinamico viene accusato di essere antiscientifico? Ebbene – osserva Triarico – con questa meta-analisi la maggiore accademia di agricoltura nazionale francese dimostra proprio il contrario con tre fatti incontrovertibili: primo, conferma che la ricerca si occupa di biodinamica e che lo fa in modo scientifico; secondo, ritiene che i parametri usati per valutare il metodo biodinamico siano empiricamente misurabili; terzo, che questo modello di agricoltura funziona meglio di quello convenzionale nel preservare la sostenibilità delle risorse naturali”. La fertilizzazione organica, la lavorazione semplificata del suolo e le rotazioni culturali più lunghe vengono citati come fattori decisivi, laddove i pesticidi e la maggiore lavorazione del suolo sono più dannosi. In merito ai preparati solitamente usati per favorire la fertilità delle colture e proteggere i terreni, un altro studio sul metodo biodinamico conclude: “i risultati confermano le ricerche precedenti condotte già da altri, che hanno trovato che i preparati possono aumentare il carbonio del suolo, la crescita delle radici e la stabilità della resa e che le applicazioni multiple dei preparati hanno maggiori probabilità di indurre aumenti di resa statisticamente significativi”. “La biodinamica ha ormai una letteratura scientifica referata costituita da decine di pubblicazioni e queste ultime fanno cadere anche le residue resistenze contro la legge, esercitate persino con campagne diffamatorie e attacchi contro lo stesso Parlamento – conclude Triarico – Ora, è tempo che la legge sia messa in votazione alla Camera fin dai prossimi giorni, per il bene del Paese, il sostegno alle decine di migliaia di operatori dell’agroalimentare e in considerazione dell’onore stesso delle istituzioni”.
Con biodinamico qualità suolo migliore 70% rispetto convenzionale
Risultati di 2 enti di ricerca francesi. Apab: approvare ddl bio