Ue Lussemburgo, 4 ott. (askanews) – Di fronte all’impennata dei prezzi dell’energia nell’Ue, “il Green Deal europeo non è il problema, ma è una parte importante della soluzione”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, stasera a Lussemburgo, nella conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo, riferendo sulla discussione che hanno avuto i ministri finanziari nella riunione. Gentiloni ha anche annunciato che la comunicazione della Commissione con il cosiddetto il “toolbox” (ovvero le misure che possono essere prese dagli Stati membri nel quadro delle attuali regole Ue) per “mitigare l’impatto” dei rincari nel settore energetico, inizialmente prevista per domani, sarà pubblicata la settimana prossima, in modo che possano discuterne poi i leader dei Ventisette al Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre. Il commissario, tuttavia, ha spiegato che il “toolbox” non conterrà tutte le possibili proposte da parte della Commissione, ma solo quelle “a breve termine”, e che nuove soluzioni a livello Ue potranno essere prospettate “nel pacchetto sull’energia che abbiamo in programma per dicembre”. Non è escluso che fra queste soluzioni comunitarie vi possa essere una riforma del mercato dell’energia come quella chiesta in particolare dai francesi e dagli spagnoli; riforma che per ora sarebbe prematuro proporre, visto che gli Stati membri hanno posizioni ancora molto diverse fra loro, e che non è nota in particolare la posizione del futuro governo tedesco. “Dobbiamo migliorare la nostra preparazione a shock simili in futuro; lanceremo una riflessione su come garantire meglio l’approvvigionamento energetico per i cittadini e le imprese dell’Ue a medio termine”, ha indicato Gentiloni. Nell’analisi della situazione attuale e delle cause che l’hanno determinata, il commissario ha rilevato che “l’interazione tra l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, le strozzature dell’offerta e il boom della domanda dei consumatori manterrà pressioni al rialzo sui prezzi al consumo a breve termine”. “Il recente aumento del prezzo all’ingrosso dell’elettricità – ha continuato Gentiloni – è dovuto a una straordinaria combinazione di fattori, il più importante dei quali è l’elevata domanda globale di gas, soprattutto dall’Asia, insieme all’offerta insufficiente. I prezzi del gas naturale – ha ricordato – determinano i prezzi dell’elettricità nella maggior parte dei paesi dell’Ue. In misura minore, i prezzi dell’elettricità sono aumentati a causa di fattori stagionali e una tantum, come le condizioni meteorologiche e la manutenzione dell’infrastruttura che è stata ritardata a causa della pandemia” di Covid-19. “Un terzo fattore – ha riconosciuto il commissario – è stato l’aumento del prezzo del carbonio nell’ambito del sistema Ets di scambio dei permessi di emissione dell’Ue, ma questo – ha rilevato – rappresenta solo il 20% circa dell’aumento complessivo del prezzo dell’elettricità”. “Ovviamente diversi Stati membri stanno già adottando misure in risposta all’aumento dei prezzi dell’energia, spesso con l’obiettivo di mitigare l’impatto sulle famiglie più vulnerabili, sulle piccole imprese e sulle industrie ad alta intensità energetica. È importante – ha sottolineato Gentiloni – che le misure siano temporanee e mirate, che rispettino le regole del mercato unico e degli aiuti di Stato. Fondamentalmente, le misure devono essere coerenti con la transizione verso un’economia decarbonizzata, che è la risposta strutturale alla volatilità e alla dipendenza dai combustibili fossili”. “In breve – ha concluso il commissario-, il Green Deal europeo non è il problema, ma è una parte importante della soluzione”.
Gentiloni: proposte Ue su caro energia a ottobre e a dicembre
Subito un "toolbox" per misure a breve, poi altre a lungo termine