Milano, 27 gen. (askanews) – Un 2020 in crescita per Elite, il programma internazionale del London Stock Exchange Group nato in Borsa Italiana nel 2012 con la collaborazione di Confindustria, per la formazione e il tutoring delle imprese ad alto potenziale che vogliono accelerare il proprio sviluppo. Sono state complessivamente 218 le nuove aziende ammesse lo scorso anno nei diversi Paesi, di cui 125 italiane. Otto le Ipo delle società Elite in Italia: Convergenze, GVC, Labomar, Planetel Promotica, Reti, Sourcesense e Unidata.
Nessuna battuta d’arresto dunque per la pandemia. “Il 2020 è stato un anno di crescita per Elite – ha spiegato l’Ad Marta Testi – oltre 200 aziende si sono unite al nostro network. Le imprese hanno compreso che non ci si può fermare per affrontare un’emergenza, anzi, affrontare l’emergenza con capacità di adattamento e di resilienza vuol dire già fare strategia. Dal punto di vista della finanza, lo scorso anno sono stati oltre 200 i milioni di euro raccolti grazie alla nostra infrastruttura per servire oltre 50 aziende. Il 2020 ha segnato il completamento del nostro disegno strategico: oggi Elite è il private market del gruppo, è una piattaforma, un’infrastruttura che connette imprese e fonti di capitali, attraverso il prezioso ruolo dei broker, degli intermediari, basandosi su innovazione e tecnologia”.
Il network globale di Elite comprende 1.563 società distribuite in 45 paesi, per un fatturato aggregato pari a 105 miliardi e circa 626mila dipendenti. Le società in Italia che hanno scelto di entrare nell’ecosistema di crescita di Elite sono complessivamente 932, con ricavi aggregati pari a 88 miliardi e 480mila dipendenti. Il fatturato mediano è di 40 milioni e per l’85% si tratta di aziende a conduzione famigliare.
Ammonta complessivamente a 1.312 il numero totale delle transazioni corporate realizzate da 456 delle società Elite, per un valore totale di 16 miliardi di euro: 9,4 miliardi generati dalle 1000 operazioni di M&A; 1,6 miliardi raccolti tramite 122 emissioni di bond; 2,9 miliardi raccolti tramite 39 Ipo; 2 miliardi raccolti tramite 148 operazioni di altro tipo.
Per il 2021 le prospettive di Elite sono sempre di crescita sia a livello domestico sia internazionale: continuerà l’espansione della community, con focus su Usa, Europa continentale e Uk, oltre ovviamente all’Italia. “E’ dalle imprese e dalla loro crescita che bisogna iniziare a scrivere la pagina della ripartenza – ha concluso l’Ad di Elite – Si deve continuare ad investire, si deve tornare a crescere, si deve riprendere a lavorare per facilitare chi, tutti i giorni, fa impresa per far ripartire l’intero Paese”.
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