Roma, 26 ago. (askanews) – L’Italia deve aderire al progetto “Clean Network” degli Usa per la rete 5G. A dirlo è Franco Frattini, presidente della Sioi, già ministro degli Esteri e Commissario Ue, in un’intervista a Formiche.net. “Siamo in un momento storico in cui, anche per errori dell’amministrazione Trump e gravi mancanze dell’Ue, abbiamo visto indebolirsi un pilastro pluridecennale della politica estera italiana, cioè l’alleanza strategico-difensiva fra Ue e Usa. Non possiamo darle un’altra picconata, potrebbe essere fatale”.
Per Frattini le aziende cinesi devono restare fuori dalla rete italiana. “L’Italia ha già fatto una prima scelta politica aderendo alla nuova Via della Seta un anno fa, un progetto puramente geopolitico. Una scelta di campo che non ebbe eguali in Ue. Il perimetro cyber è un progetto sofisticato, la normativa italiana sulla protezione degli asset strategici è apprezzabile. Ma questi strumenti tecnici non possono sostituire da soli una decisione che spetta alla politica. Cioè se ammettere nel mercato più sensibile di tutti aziende legate a un Paese che non è più la Cina “neutrale” di Mao”.
La Cina, conclude l’ex ministro, è un importante partner commerciale, non un alleato”. E sulla visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Roma conclude: È significativo che una personalità di rilievo dell’establishment cinese abbia ritenuto di confrontarsi con un ministro degli Esteri italiano. Significa che hanno compreso che il perimetro cyber è un segnale rivolto a loro, e che sono già più lontani i tempi delle firme dei memorandum senza garanzie e contrappesi. L’unica linea rossa è quella di ribadire l’interesse nazionale, e di rispondere all’appello degli alleati qualora arrivasse. Di Maio lo ha sempre detto, qualcuno al governo un po’ meno”.