Milano, 25 mag. (askanews) – Lavoro e ambiente sono le due criticità percepite e vissute come le più urgenti per i cittadini della Campania, e spesso vengono interpretate come realtà in conflitto tra di loro. E’ quanto emerge con chiarezza da una indagine Ipsos del 2019 dove la metà dei campani – contro il 43 per cento della media nazionale – ritiene prioritarie le problematiche legate a occupazione ed economia; e il 37% degli abitanti della regione, rispetto a una media nazionale del 28%, è preoccupato per l’ambiente e il territorio. E molto utile poi – per comprendere la complessità del territorio e il suo approccio alle tematiche della sostenibilità – scorrere verso il basso la lista delle altre criticita dove seguono la mobilità (33%), la sicurezza (25%), le istituzioni (23%), il welfare (21%), l’immigrazione (2%). La valutazione sulla qualità della via, poi, in Campania è complessivamente negativa e nettamente al di sotto della media nazionale: così la giudica il 59% dei residenti contro il 35% degli italiani.
Sul territorio sono comunque presenti molte realtà impegnate nello sviluppo equo e sostenibile della comunità e nella tutela dell’ambiente e che si sono attivate ancora di più per i cittadini in difficoltà durante l’emergenza sanitaria. ll Salone della CSR e dell’innovazione sociale, la più importante manifestazione in Italia dedicata ai temi della sostenibilità , ha fatto tappa per la prima volta a Napoli per dare voce a I Volti della sostenibilità della regione e per promuovere il confronto e la collaborazione tra soggetti pubblici e privati. L’evento “La forza delle sinergie pubblico-privato” si è svolto in diretta streaming lunedì 25 maggio, e la sua registrazione è disponibile sul sito del Salone.
“Tutte le organizzazioni, in particolare le imprese, se vogliono restare sul mercato devono capire quali sono i bisogni degli stakeholder – ha spiegato Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – e trovare modi nuovi per soddisfarli. Più che in passato è necessario imparare ad ascoltare le persone con tutte le loro diversità : un primo passo è cominciare a considerare la diversità non come qualcosa da tollerare ma come un bene da tutelare. Nella tappa di Napoli verranno presentate esperienze di organizzazioni pubbliche e private che hanno attivato sinergie per realizzare progetti innovativi”. La tappa di Napoli è stata organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e Rete NETRIS, network di ricerca per l’innovazione sociale e nell’amministrazione pubblica. Dopo gli interventi di apertura del rettore dell’Università Parthenope Alberto Carotenuto e del presidente di Spazio alla Responsabilità /CSRMed Forum Raffaella Papa, si è entrato nel merito dei temi in discussione: dal futuro dei giovani all’occupazione femminile, dall’inclusione delle persone con disabilità al miglioramento della qualità di vita degli anziani fino all’integrazione dei migranti.
Introdotti da Filomena Buonocore, professore di Organizzazione aziendale dell’Università Parthenope, hanno partecipato al dibattito: Gianni Maddaloni, maestro di judo che ha fatto dello sport un vitale centro di aggregazione e contrasto alla criminalità ; Andrea Razeto (v.p. external relations and com. – CSR & Sustainability Hitachi Rail), Raffaello Falcone (procuratore aggiunto Procura di Napoli), Concita De Vitto (presidente delegazione AIDDA Campania), Grazia Memmolo (dirigente Inail di Napoli), Mara De Donato (responsabile Comunicazione e CSR Gori), Antonio Martiniello (Officina Keller), Vito Fusco (sindaco di Castelpoto), Antonio Curci (general manager e founder Otohub – Amplifon Group). “L’emergenza Covid sta accentuando le disuguaglianze già presenti nel nostro Paese – ha sottolineato sottolinea Filomena Buonocore – creando ulteriori difficoltà alle categorie sociali più deboli. L’incontro tra più attori con diversa estrazione, istituzioni, professionisti, imprese, accademici può favorire sinergie con la creazione di idee e progetti utili. Potremo così sperare con più forza che la pandemia non sarà passata per nulla e ci avrà insegnato a tener conto delle diversità , a sostenerle e a valorizzarne le caratteristiche peculiari”.
Dopo il confronto, moderato da Marilù Ferrara, professore ordinario di Organizzazione aziendale dell’Università Parthenope, le conclusioni della mattina sono state affidate a Elio Borgonovi, coordinatore Rete NETRIS epresidente CeRGAS, professore senior dell’Università Bocconi. “In questa tappa abbiamo voluto mettere in evidenza l’alleanza intergenerazionale – ha detto Borgonovi – e dare voce soprattutto a coloro che soffrono maggiormente in questa situazione di pandemia. I volti di giovani, donne, anziani, disabili e migranti hanno il tono della speranza di una società che non solo dovrà essere diversa, ma dovrà essere migliore di quella che ci siamo lasciati alle spalle”.
Ai lavori è intervenuto anche Gianni Bottalico del Segretariato ASviS Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che ha illustrato l’andamento dei principali indicatori che esprimono il raggiungimento dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, CSR Manager Network, Fondazione Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.