Roma, 11 giu. (askanews) – “Ad un anno dall’entrata in vigore il Gdpr, General Data Protection Regulation è senza ombra di dubbio una normativa rivoluzionaria, che impone un cambio di prospettiva rispetto al passato e che, proprio per questo motivo, complica notevolmente le cose”. È quanto ha dichiarato l’avvocato Federica De Stefani, esperta di diritto delle nuove tecnologie, diritto civile e contrattualistica nazionale in un’intervista a Fortune Italia in occasione della pubblicazione del suo libro “Il GDPR per il marketing e il business online”, edito da Hoepli editore.
“Tutto questo mentre arrivano i primi dati sulle sanzioni che sono state applicate a chi non ha rispettato il regolamento comunitario. Ad oggi sono state comminate in tutta Europa multe per oltre 56 milioni di euro. La classifica dei Paesi con più infrazioni è guidata dalla Francia, seguita da Portogallo e Polonia. L’Italia, in questa particolare graduatoria si è piazzata al quinto posto. Da noi l’ammontare delle sanzioni (dato relativo al 2018) è stato pari a 8,1 milioni di euro, suddiviso in 707 violazioni amministrative. “Nonostante i dati, quello che manca è la percezione dell’importanza che ha questa nuova normativa – ha detto De Stefani – perché ancora oggi purtroppo, a parte alcune realtà, non si è compreso fino in fondo né il significato né l’importanza di questa rivoluzione epocale per la protezione dei dati personali”.
Con il nuovo regolamento, ha specificato De Stefani “cambia tutto, a partire dall’approccio. Prima avevamo delle indicazioni specifiche, le norme dicevano che cosa si dovesse fare. Adesso ci sono dei principi generali che devono essere applicati e, quindi, ogni singola persona in base alla realtà di riferimento deve trovare le modalità con le quali adeguarsi a questo regolamento. Insomma si declina il principio generale, il cosa si deve fare, ma non si specifica come attuarlo”. Tutto questo non rischia di essere una zavorra per le imprese? “In realtà è una grande opportunità – conclude De Stefani – perché si danno delle indicazioni standard che possono essere applicate da tutti e allo stesso modo. Il far west non conviene a nessuno a partire dalle aziende, sia grandi che piccole”.