Roma, 29 mar. (askanews) – Il gigante delle tlc cinese Huawei ha sospeso la possibilità di effettuare i download delle app di Nike e Adidas dal suo app store. Lo segnala oggi il South China Morning Post, mentre si allarga il boicottaggio dei marchi internazionali che hanno deciso di non utilizzare più il cotone dello Xinjiang, dopo che ong e governi occidentali hanno accusato la Cina di repressione e di utilizzo del lavoro forzato della minoranza uiguro-musulmana nella provincia occidentale.
In Cina è in corso un boicottaggio di diversi marchi occidentali che hanno annunciato – spesso con comunicati di mesi fa – che non utilizzeranno più il cotone dello Xinjiang per motivi etici. Oltre a Nike e Adidas, sono colpiti anche H&M (che ha chiuso alcuni negozi) e Burberry.
Oltre a una pressante campagna di boicottaggio sui social e sui media di stato, alcuni dei marchi in questione sono diventati indisponibili anche sulle principali piattaforme e-commerce cinesi. E un buon numero di testimonial locali, a partire dalla popstar di Hong Kong Eason Chan, hanno deciso di tagliare i loro contratti con questi brand.
SCMP però fa notare anche che, nonostante il boicottaggio, alcuni di questi brand su piattaforme di e-commerce come JD.com e Pinduoduo ci sono ancora. E che le loro vendite vanno forte. Per esempio, un tipo di scarpe della Nike da donna che costano 699 yuan (107 dollari) sono andate esaurite quasi immediatamente avendo attratto 350mila sottoscrittori.
I download delle app Nike e Adidas dallo store di Apple, in Cina, sono ancora operanti come sempre.