Roma, 21 ago. (askanews) – Nonostante i danni della guerra commerciale con gli Stati uniti, la Cina ha continuato a innalzare i salari minimi mensili. Lo scrive oggi il South China Morning riportando informazioni diffuse dal Ministero delle risorse umane e della sicurezza sociale.
Gli aumenti vengono stabiliti a livello locale. L’ultima ad alzare il salario minimo è stata la capitale, Pechino, che l’ha portato a 2.200 yuan (311 dollari) al mese dal primo luglio, con un aumento di 80 yuan. Già lo scorso anno c’era stato un aumento di 120 yuan.
Anche Chongqing ha aumentato il salario minimo di ben 300 yuan, portandolo a 1.700 yuan (241 dollari). Shanghai, il principale hub finanziario, l’ha innalzato di 60 yuan, portandolo 2.480 yuan (351 dollari). E’ l’area della Cina dove è più alto.
Più limitato lo stipendio minimo dello Shaanxi, dove con l’aumento di 120 yuan si arriva a 1.600 yuan (226 dollari).