Arte Milano, 29 ott. (askanews) – La stazione di Milano Lancetti, un luogo di passaggio per i pendolari, lunghi spazi di piastrelle e luci al neon. Qui dentro, a pochi passi dai tornelli d’ingresso, ci si imbatte in qualcosa di imprevisto, una grande scritta di fiori rosa, illuminata da luci altrettanto rosa che recita la frase: “YOU ARE THE ONLY ONE”. Sembra una specie di sogno venuto dal 1984, invece è un’installazione dell’artista Giulio Bensasson, intitolata “Unique” e ospitata nello spazioSERRA. “Voleva essere in qualche modo un richiamo alle scritte pubblicitarie – ha spiegato Bensasson ad askanews – che tentano di farci sentire speciali e mirano a fare crescere l’individualismo che abbiamo nella nostra società. Però è un messaggio effimero, fasullo, e quindi l’idea è che appassisca questa scritta e si capovolga il senso del messaggio è ciò che mi ha portato a creare questa installazione”. Il progetto, inserito nella programmazione dello spazio espositivo, è curato da Saverio Verini e brilla, oltre che per questa voluta estetica sdolcinata, anche per il proprio opposto, ossia la sensazione che sotto lo zucchero non resti nulla, che tutto sia una facciata, che alla fine, come dice lo stesso curatore, la scritta sia lo sfondo perfetto per dei “selfie fallimentari”. In questo fallimento, in questa inevitabile malinconia, in uno sguardo che è al tempo stesso disincantato e affettuoso, si colloca il lavoro di Bensasson, intelligente senza essere giudicante, brillante senza essere aggressivo. E soprattutto consapevole dell’inevitabile compromissione di tutti noi, nessuno escluso.
Il luogo perfetto per dei selfie fallimentari: Bensasson a Milano
Allo spazioSERRA l'installazione "Unique" dell'artista romano