Cultura Roma, 15 ott. (askanews) – Il primo passo è la sosta, vissuta in maniera attiva e consapevole. Si può così imparare a liberare il proprio intuito e creatività per coltivare il proprio valore unico e concretizzare le proprie idee in 3 minuti al giorno, entrando in connessione con il proprio io e scoprendo il proprio proposito evolutivo, grazie alla nuova tecnica di meditazione creativa multidimensionale. Questo l’obiettivo con cui Caterina Schiappa, fondatrice della Digital Bench, ha scritto il libro “Il passo della sosta”, nato da una routine giornaliera durante la quarantena del 2020 e pubblicato ad agosto, che domenica 17 ottobre alle ore 18.00 presenterà a Roma, presso l’Enoteca Letteraria in via di San Giovanni in Laterano 81. L’appuntamento sarà moderato dalla giornalista Eleonora de Nardis e dalla Coach e Counselor Maria Fiorella Rotolo. I posti sono limitati. Nel testo, si legge in una nota, Caterina racconta la sua storia, quella della “Ragazza della Panchina”, il suo cammino e le sue soste a partire da una panchina sul Lago di Scanno (AQ), a pochi giorni dalla scomparsa di suo padre, presenta la nuova tecnica di meditazione e raccoglie i 365 passi meditati nel corso di un anno, cominciando dalla quarantena del 2020, tratti da libri di vari autori che hanno esplorato temi quali crescita personale, neuroscienze, creatività, unicità, fisica quantistica. L’autrice entra nel dettaglio della pratica meditativa, ne svela i benefici e l’efficacia sperimentati durante un intero anno. Una parte del ricavato della vendita andrà all’Associazione Alzheimer Roma OdV, proprio in memoria dell’amato padre di Caterina, scomparso a causa di Alzheimer e Parkinson. Il libro può essere utilizzato in tre modi: nella sequenza in cui si presenta; affidandosi alla bibliomanzia, aprendo le pagine senza una logica apparente e lasciandosi ispirare dal passo trovato; usato come guida ai primi passi individuali, a cui possono seguire altri passi, scelti personalmente dal lettore, mettendo in pratica la meditazione creativa multidimensionale che permette di entrare nel cosiddetto flow e vivere la propria “esperienza ottimale”. Questa tecnica è anche divenuta il primo pilastro del percorso formativo Digital Talent Warming, con cui Caterina aiuta imprenditori e professionisti creativi a rendere manifesta la propria unicità, concretizzare il progetto del cuore e comunicarlo ad alto impatto nel proprio ambiente digitale. “Sostare camminando può sembrare un ossimoro, invece è ciò che realmente facciamo nella nostra vita – ha dichiarato Caterina Schiappa – Il passo della sosta ha questo significato metaforico: ci incamminiamo verso una meta, stabilendo il nostro passo e regolando la nostra andatura secondo i bisogni individuali, per poi sostare quando ne sentiamo la necessità, per godere appieno dell’esperienza, vivere la nostra esperienza ottimale e liberare così il nostro intuito e creatività, sprigionando la nostra unicità. Spesso abbiamo paura di esprimere il nostro talento perché temiamo di essere giudicati e aspettiamo il momento giusto per essere perfetti, sottovalutando che è proprio nella nostra imperfezione che liberiamo in modo potente il nostro valore unico, accendendo così un faro sulla “meraviglia dell’essere imperfetti”. L’evoluzione di Caterina nasce dalle soste sulla panchina intorno al Lago di Scanno, da sempre luogo in cui la Trainer dialoga con la propria anima, proprio nel borgo in cui è nata e cresciuta. Qui Caterina riesce a trasformare il dolore per la scomparsa di suo padre, grazie ad una scintilla creativa con cui dà vita alla Digital Bench, la “panchina digitale” per divulgare unicità e accelerare positività, una vera social web tv con 20 canali tematici e 800 puntate già registrate, allo scopo di generare un impatto positivo, contrastando il fenomeno del “negativity bias” , la tendenza umana ad essere attratti più dagli stimoli negativi che positivi. Su quella panchina metaforica, durante il lockdown dello scorso anno, ha preso poi forma “il passo della sosta”, appuntamento quotidiano mattutino, per rendere vivo e interiormente produttivo quel tempo di sosta forzata e pesante, con un passo scelto ogni giorno. Questa iniziativa si è di seguito trasformata in un progetto editoriale, che ha visto la luce nell’agosto 2021, per una lettura intesa non solo come acquisizione di concetti, ma piuttosto come uno sguardo profondo che parte da sé stessi quando si è connessi al momento presente. È così nata la nuova tecnica di meditazione creativa multidimensionale, definita con questo nome da Caterina perché, attraverso sette fasi, richiede e facilita l’attivazione di tutti i sensi, compresi quelli meno considerati dalla tradizionale visione scientifica, come ad esempio l’intuito. È una routine potenziante, che se ripetuta per almeno 21 giorni diventa automatismo, secondo quanto riconosciuto dalle neuroscienze sulla creazione di un’abitudine che va a scolpire la nostra rete neurale. Nel libro è anche presente un QR Code per ascoltare alcuni passi della sosta originali, vedere i video ed edizioni straordinarie. È intanto possibile leggere l’estratto gratuito su Amazon, in cui Caterina spiega i primi passaggi e i dettagli per praticare.
Caterina Schiappa presenta il libro “Il passo della sosta”
Appuntamento domenica 17 ottobre, ore 18 presso l'Enoteca Letteraria di Roma