Libri Torino, 14 ott. (askanews) – Al Lingotto per l’inaugurazione della 33esiam edizione del Salone del Libro di Torino era presente anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini che ha esordito ricordando che “questo non è il Salone di Torino, è il Salone del Paese, di tutto il Paese”. “Il settore della Cultura ha aiutato il Paese a superare la pandemia – ha aggiunto Franceschini – anche grazie alle misure che abbiamo messo in campo. La misura economica aha finanziato 30 milioni di euro, più altri trenta, per le biblioteche, purché acquistassero i libri nelle piccole librerie del territorio. Io sto lavorando perché diventi permanente e non solo legata all’emergenza. La seconda cosa è più psicologica, e deriva dal fatto che anche nelle zone rosse abbiamo voluto che restassero aperte le librerie. Anche questa misura è stata indicata da più parti come un punto di riferimento dall’estero. Nel post pandemia dobbiamo conti fare con il sostegno. Io vorrei che la nuova legge per il Libro venga approvata entro la fine della legislatura, io vorrei una legge analoga a quella che già abbiamo per il cinema e che sostiene tutta la filiera. Stiamo lavorando su un progetto e su un modello analogo”.
Franceschini: il Salone del libro è di tutto il Paese
Presto una legge per il libro analoga a quella per il cinema