Roma, 30 mar. (askanews) – Valorizzare il patrimonio culturale privato del nostro Paese – fatto di case, ville, castelli, giardini, palazzi – coinvolgendo gli studenti, chiamandoli a sperimentare nuovi modi per raccontarlo. Nasce con questo spirito l’accordo di collaborazione tra l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e le Conferenze dei Presidenti e dei Direttori delle Accademie di Belle Arti come spiega Giuseppe Soriero, presidente della Conferenza dei Presidenti delle Accademie Statali: “Ancor più in questa fase di contrasto al Covid vogliamo alimentare tra i giovani e nell’opinione pubblica italiana ed europea un’immagine positiva dell’Italia, quindi la proiezione dell’accordo tra le Accademie e le dimore storiche per far conoscere quanto di più bello ci sia in Italia, quanto di più importante possa attrarre attenzione e presenze del turismo, dell’imprenditoria, degli investimenti in Italia valorizzando il bello e i valori storici. È un nuovo grand tour e questa volta a condurre il grand tour sono i giovani delle Accademie, sono loro le nostre guide, sono loro il nostro futuroâ€.
Secondo il primo Osservatorio sul patrimonio culturale privato realizzato dalla Fondazione Bruno Visentini, le dimore storiche sono circa 17mila e attraggono – dati del 2019 – 45 milioni di visitatori. Non si parla quindi solo di cultura ma anche di un’importante leva economica come sottolinea il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane Giacomo Di Thiene: “La nostra associazione ritiene oggi più che mai fondamentale lavorare con le nuove generazioni, a partire dalle scuole materne fino alle università , perché il patrimonio culturale non è delocalizzabile quindi crea occupazione oggi per artigiani, restauratori ma anche per tutta la filiera del turismo e può creare occupazione anche per le future generazioni. Quindi noi vogliamo cogliere l’occasione di questa collaborazione per portare i giovani nelle dimore, mostrare loro cosa significa conservare, mantenere e valorizzare queste dimore senza aiuti pubblici, perché i privati hanno pochissimi finanziamenti. Quindi farsi venire delle idee nuove. I giovani di oggi devono diventare gli ambasciatori del nostro patrimonio domaniâ€.
Gli allievi delle Accademie di Belle Arti statali si dedicheranno alla valorizzazione delle dimore presenti nel loro territorio come spiega Antonio Bisaccia, presidente della Conferenza dei Direttori delle Accademie statali: “Il genius loci scolpisce l’identità dei luoghi e quindi anche delle cosiddette dimore. I nostri allievi possono in qualche modo disegnare questa identità del luogo e soprattutto restituirla in una nuova prospettiva attraverso il loro punto di vista, che è già un punto di vista nuovo, di giovani che si affacciano al mondo dell’arte e anche attraverso la caratura espressiva delle diverse tecniche artistiche. La restituzione che gli studenti possono dare di questi luoghi – che sia rappresentazione visiva, cinematografica, fotografica, o attraverso le nuove tecnologie – è una restituzione che diventerà essa stessa patrimonio culturaleâ€.