Nasce sul Lago di Scanno il cammino esperienziale delle panchine

L'innovativo percorso di formazione esperienziale di digital bench

AGO 6, 2020 -

Roma, 6 ago. (askanews) – Un cammino di formazione esperienziale a tappe a partire dal lago di Scanno (AQ), il lago a forma di cuore, attraverso il paradiso naturale dei Monti dell’Abruzzo, “so-stando” su 7 temi prescelti durante la quarantena, per trovare il proprio valore unico. È questo il senso di “Il cammino delle panchine” inaugurato lo scorso fine settimana, l’innovativo percorso con esperti di crescita personale che si snoda attraverso 7 panchine, i 7 colori dell’arcobaleno e 7 sessioni di consapevolezza a tema lungo il “borgo del respiro”, per una nuova modalità di fare team building, scegliere una vacanza consapevole nei borghi italiani o semplicemente scoprire il proprio proposito di vita.

Essere, Creare, Includere, Trasformare, Ascoltare, Divulgare, Donare: queste le 7 parole chiave del cammino, le stesse che hanno permesso ai 30 formatori di “So-Stare” nei propri pensieri durante il periodo della quarantena, per capire che cosa conta veramente nella loro vita. Lo hanno fatto a partire da un flash mob digitale lanciato da Digital Bench, la panchina digitale per divulgare unicità e accelerare positività fondata da Caterina Schiappa, Trainer e Digital Talent Warming, e diretta insieme ad Alfredo Spalletta, Certified Professional Coach e Trainer e Chief Happiness Officer.

Da quel flash mob è nato il sogno comune di rendere reale e fruibile per tutti questo percorso attraverso le parole, sogno che si è concretizzato lo scorso fine settimana, quando i 30 formatori si sono finalmente ritrovati in presenza per conoscersi dal vivo, camminare fianco a fianco e fare da apripista. Partner dell’evento è stata la web radio voicebooradio.com.

“È stata un’esperienza unica ed emozionante incontrarci finalmente dal vivo – ha dichiarato Caterina Schiappa – Siamo riusciti a trasformare in positività le difficoltà legate alla quarantena, costruendo un sogno comune per il bene collettivo e sperimentando ancora una volta lungo il cammino, come accade alle lucciole nel miracolo delle mangrovie, che più impariamo a collaborare con gli altri, aiutandoli a trovare la loro luce, più brilleremo tutti. Un grazie dal cuore a tutti i formatori protagonisti del cammino, anche quelli non presenti fisicamente, a mio fratello Fulvio Schiappa e mio nipote Mattia Schiappa per aver tracciato il cammino e costruito materialmente le panchine e grazie al Comune di Scanno, che ha sostenuto questo progetto”.

Il percorso inaugurale è iniziato dalla prima tappa sul Lago di Scanno, dalla panchina “madre” arancione, quella dell’Essere, che rappresenta il luogo fisico da cui nasce l’idea di Digital Bench, la panchina digitale su cui Caterina Schiappa trasforma ed evolve contenuti intervistando esperti di settore. Ogni panchina ha accompagnato il percorso con una narrazione e con esercizi di consapevolezza e giochi guidati a turno dagli stessi formatori; tra una panchina e l’altra, il camminare ha offerto una nuova possibilità di scoperta: ognuno ha riflettuto sul tema proposto dalla panchina appena lasciata preparandosi a quella successiva, ha colto intuizioni, è rimasto in silenzio oppure si è confrontato con gli altri.

Questa l’incredibile avventura che ciascuno potrà compiere seguendo il proprio passo e la propria andatura, in base all’obiettivo che si desidera raggiungere e a quanto è importante “So-Stare” in una specifica panchina. Il formatore con cui si sceglie di fare il percorso decide la durata in accordo con i partecipanti, costruendo il percorso più idoneo per tirare fuori il meglio di ciascuno. Il percorso è destinato ad aziende, singoli professionisti, studenti, gruppi di amici, famiglie, viaggiatori in cerca di compagnia.

“Invitiamo tutti a sperimentare questo innovativo cammino, per scoprire o riscoprire il vostro valore unico e poterlo finalmente esprimere – ha dichiarato Alfredo Spalletta – Scegliete di trovare o ritrovare la vostra autenticità concedendovi il tempo del cammino e quello della sosta, procedendo ognuno col proprio passo, immerso nei propri pensieri, capace poi di condividerli in un Noi seduti su una panchina, fermandosi e ammirando quel che lì intorno c’è di bello”.