Roma, 23 ott. (askanews) – Filippo De Matteis arriva in libreria con il suo secondo romanzo, ‘In Paese stavano gli uomini’, dopo il successo di ‘Cuori di seppia’, premiato nel 2018 come migliore opera prima al Festival internazionale du Premier Roman di Chambery. ‘In Paese stavano gli uomini’, edito da Elliot, è un romanzo dalle tinte gotiche, dove sentimenti, antiche amicizie e segreti rimasti celati per decenni trovano spazio in una dimensione spazio-temporale parallela e imprevedibile.
La sera della vigilia di Natale, mentre infuria un feroce temporale, Nino riceve la visita inaspettata di Bruno. L’amico, che non vede dai tempi della loro adolescenza, è venuto per pregarlo di tornare insieme al paese di Pianadora, sconvolto da sinistre premonizioni. Boati sotterranei, uno strano e onnipresente ronzio e, soprattutto, uccisioni rituali fra i vicoli e nelle case stanno rigettando il borgo nello stesso torbido spavento provocato dalla scomparsa del piccolo Dodo, avvenuta nell’estate del 1970.
La chiave del mistero sembra risiedere nel rapporto morboso instauratosi tra gli abitanti di Pianadora e una colonia di Santi minori che abitano il bosco vicino. Toccherà a Nino e Bruno provare a sciogliere una volta per sempre la relazione verminosa fra uomini e Santi, sfidando le antiche credenze del luogo. Mentre tutto sembra sprofondare nella dannazione, gli eventi prendono a poco a poco significato, muovendo verso un finale imprevedibile che tiene incollato il lettore.