Roma, 27 mar. (askanews) – (fonte https://www.lautomobile.aci.it) “Faremo meglio di Svezia e Germania dove l’autostrada elettrica è già una realtà, ma ribadisco che noi faremo di più perché l’energia sulla nostra infrastruttura sarà auto-prodotta con il fotovoltaico”. A parlare è Francesco Bettoni, presidente di Brebemi, la società di gestione della A35 Brescia-Milano, durante una visita a Francoforte per imparare dall’esperienza dei tedeschi.
FiloTir sulla Brescia-Milano
Proprio sulla Brebemi, infatti, sta per essere realizzata la prima e-Highway d’Italia che consentirà ai camion di viaggiare agganciati a una linea elettrica aerea. Insomma, una sorta di filoTir, l’equivalente dei filobus per il trasporto merci, che nella fattispecie saranno mezzi pesanti, con alimentazione ibrida e dotati di pantografi, prodotti dalla Scania.
Autostrada pulita al 100%
L’iniziativa prevede la sperimentazione dei primi 6 chilometri dell’autostrada (3 chilometri su ognuna delle due direzioni di marcia) che entreranno in funzione nel 2021, nel tratto compreso tra Romano Lombardo e Calcio. “Proprio per questo abbiamo deciso di costituire una sorta di gemellaggio con Francoforte: vogliamo prendere spunto e copiare da chi ha già avviato questo progetto e magari fare anche di meglio perché, ripeto, l’elettricità che farà muovere i camion sulla nostra infrastruttura è da fonti rinnovabili”.
Esempio da Germania e Svezia
In Germania, in particolare in Assia, l’autostrada elettrica è entrata in funzione da dicembre scorso: è stata realizzata nell’arco di circa 18 mesi, su 10 chilometri della A5, tra Francoforte e Darmstadt, una tratta dove il traffico merci rappresenta il 10% su un totale che si aggira intorno ai 130 mila veicoli al giorno. La sperimentazione durerà fino al 2022, dopodiché si deciderà se renderla definitiva ed estenderla ulteriormente (il governo federale ha dichiarato l’intenzione di elettrificare 4 mila chilometri di autostrade del Paese).
In Svezia, invece, la e-Highway dove i camion possono muoversi agganciati a un filo è in fase di sperimentazione dal 2016, su 2 chilometri della E16, tra Sandviken e Gavle.
Al lavoro team d’eccezione
“Per questa prima sperimentazione spenderemo intorno ai 15 milioni di euro”, sottolinea il presidente Brebemi, “se otterremo i risultati sperati, l’idea è di estendere l’elettrificazione su tutti i 62 chilometri della Brescia-Milano nell’arco dei prossimi 5 anni, con un investimento di circa 130 milioni di euro (intorno ai 2 milioni a chilometro). Per il progetto, possiamo contare su un team d’eccezione, tra i cui componenti figurano il Politecnico, la Bocconi e l’Università Roma 3”.
Modello di sviluppo e ambiente
“Ovviamente sosteniamo appieno il progetto della Brebemi”, dichiara Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture della Lombardia, “in un territorio come il nostro, ad alto tasso d’inquinamento, ogni iniziativa che riduce le emissioni è la benvenuta”.
“Dobbiamo poi considerare che un quarto delle merci del Paese, circa 370 milioni di tonnellate l’anno, passa per la Lombardia”, conclude l’assessore, “quindi, un’opera innovativa come l’elettrificazione di questa autostrada è fondamentale perché sostiene lo sviluppo del territorio e al tempo stesso salvaguarda dell’ambiente”.