Milano, 13 dic. (askanews) – Dalla piattaforma di lancio di Kourou, fino all’orbita geostazionaria: un viaggio lungo undici giorni che sarà gestito da Telespazio dal Centro spaziale del Fucino, in Italia: è questo il percorso che attende il primo satellite Meteosat di Terza Generazione (MTG), il cui decollo è previsto dalla base della Guyana Francese martedì stasera alle 21:30 (CET) a bordo di un vettore Ariane 5 di Arianespace. Il Centro spaziale del Fucino prenderà contatto con MTG-I1 24 minuti dopo il decollo, quando il satellite inizierà a mandare i suoi primi segnali ancora all’interno del lanciatore. A seguito della separazione tra il razzo e MTG-I1, 11 minuti dopo, al Fucino sarà un susseguirsi di attività febbrili, con il satellite che inizierà automaticamente a prendere vita. Nell’ora successiva al lancio, infatti, il satellite aprirà in sequenza i pannelli solari, comincerà a ricaricare le batterie e darà avvio alla preparazione del propulsore. Dal giorno successivo, il satellite inizierà quindi la fase di ascesa che – grazie a quattro diverse accensioni del propulsore – vedrà modificare progressivamente la quota e la forma dell’orbita: dall’inziale orbita ellittica con il punto più vicino alla Terra posto a 200 chilometri di quota fino all’orbita geostazionaria finale, circolare a 36mila chilometri di altezza. Complessivamente, durante questa fase, MTG-I1 consumerà circa 1500 kg di carburante, una buona parte delle circa 2,2 tonnellate a bordo. È questo uno dei momenti chiave in una missione spaziale, e soprattutto nel caso di trasferimento vero l’orbita geostazionaria: la perfetta esecuzione della LEOP permette infatti di ottimizzare il carburante utilizzato e conservarlo per la vita operativa, massimizzando così il ritorno di dati, oltre che l’investimento economico complessivo. Nel corso della sua ascesa verso l’orbita geostazionaria, il contatto radio tra il Fucino il satellite sarà assicurato da una rete di antenne che consentiranno una copertura globale: da Malindi, in Kenya, a Santiago (Cile), da Yatharagga e Dongara (Australia) fino South Point, nelle Hawaii. L’appuntamento finale con la LEOP di MTG-I1 è fissato undici giorni dopo il lancio, il 24 dicembre. Dopo la configurazione finale del sistema propulsivo e l’inserimento nello slot geostazionario assegnato, a quel punto il satellite dispiegherà finalmente le sue antenne per il trasferimento dei dati meteo e inizierà a puntare i propri strumenti verso la Terra. Da qui il controllo del satellite passerà infine al Centro di controllo di Eumetsat a Darmstadt, in Germania, da dove, a seguito di una successiva fase di test e calibrazione, MTG-1I sarà gestito per il suo lavoro vero e proprio: rivoluzionare le previsioni meteo e monitorare al meglio potenziali eventi estremi anche grazie all’innovativo Lightning Imager, lo strumento realizzato da Leonardo in grado di vedere il rapido bagliore dei fulmini nell’atmosfera.
Lancio Meteosat di Terza Generazione: missione gestita da Telespazio
Viaggio di 11 giorni monitorato dal Centro Spaziale del Fucino