Roma, 19 nov. (askanews) – Gli albergatori puntano sulla tecnologia come valido alleato per ottimizzare la gestione delle strutture a beneficio del contenimento dei costi e della soddisfazione dell’ospite. Lo evidenzia Vda-Telkonet, Gruppo globale che fornisce soluzioni tecnologiche per il mercato dell’hospitality, nel suo primo report “Ospitalità 2023: tecnologie green negli hotel”. Un’indagine internazionale che ha coinvolto 100 strutture alberghiere italiane, fotografando il loro livello tecnologico per contribuire a delineare il paradigma dell’ospitalità del futuro. La prima domanda a monte del sondaggio va dritta al dunque e indica il perché gli albergatori installino nuove tecnologie negli hotel. Migliorare l’esperienza dell’ospite – spiega il rapporto – resta il driver principale dell’offerta alberghiera ma non a tutti i costi: per oltre 7 su 10 degli albergatori italiani intervistati da Vda-Telkonet il risparmio energetico è sullo stesso piano della soddisfazione del guest, ormai sempre più consapevole. Il caro energia rappresenta un’urgenza per gli albergatori considerando che per circa la metà dei partecipanti al sondaggio i ricavi della stagione natalizia di quest’anno saranno al di sotto delle medie del periodo a causa dell’impennata dei costi energetici, con un conseguente rincaro sulle prenotazioni di circa il 40 per cento. Le soluzioni green tech, che permettono un risparmio dei consumi del 20-40 per cento, sono uno strumento utile agli albergatori che riescono a recuperare l’investimento già nel giro di 2-3 anni. Il 52 per cento degli intervistati ha dichiarato di aver già utilizzato fondi pubblici, il 78 per cento reputa che utilizzerà i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per rinnovare l’impianto tecnologico dell’hotel. L’indagine individua le tre principali soluzioni tecnologiche preferite dagli albergatori per rispondere agli obiettivi prioritari di energy saving e guest satisfaction. Per l’83 per cento dei partecipanti è il Property Management (Pms) lo strumento più apprezzato, perché consente la gestione centralizzata delle prenotazioni e dell’intero soggiorno degli ospiti da un’unica piattaforma. Subito dopo troviamo i Sistemi di risparmio energetico (Ems) al 78 per cento e le soluzioni di gestione camera (Grms) al 43 per cento che gli ospiti ritrovano sotto forma di placche a parete e termostati, in grado di controllare temperatura e luci. Entrambe le soluzioni adottano misure intelligenti basate sull’occupazione di camera attivando o disattivando le loro funzioni in base alla presenza dell’ospite. “Vogliamo creare consapevolezza su un buon utilizzo della tecnologia capace di migliorare le relazioni tra le persone e l’ambiente circostante, ha dichiarato Piercarlo Gramaglia, amministratore delegato di Vda-Telkonet. “Ci troviamo di fronte a un’epoca di cambiamenti: da un lato l’urgenza di avere i consumi sotto controllo, dall’altro il patto di Glasgow e l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Il mondo sta cambiando così come i viaggiatori, oggi sempre più responsabili, trend figlio di un’era post-pandemica e della generazione Z che si fa spazio. Ed è per questo che in qualità di leader di mercato, accanto al lavoro di monitoraggio del livello tecnologico delle strutture, abbiamo iniziato un racconto di viaggio con il progetto Bright Journey, per descrivere come la sostenibilità in hotel passi anche dall’utilizzo della tecnologia e per far sì che gli stessi hotel diventino una smart destination”, ha aggiunto Gramaglia.
Caro energia, in hotel soluzioni green-tech per ottimizzare costi
Lo rivela ricerca sull'hospitality del gruppo Vda-Telkonet