Coronavirus Milano, 28 ago. (askanews) – Dopo la pubblicazione di una review sulla rivista scientifica Lancet che sottolineava il ruolo degli antinfiammatori nella cura del Covid si è scatenata la polemica politica sulla gestione della pandemia. Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto per le ricerche farmacologiche Mario Negri, che ha raccolto i dati per comporre la review, ha spiegato a Il Fatto quotidiano che “questo non significa che (al ministero della Salute, ndr) abbiano sbagliato a dettare quelle linee guida. Semplicemente non potevano fare altrimenti, perché non c’erano ancora evidenze scientifiche a supporto degli antinfiammatori. Non appena ci sono state, hanno rivisto le indicazioni e l’Italia è stato il primo Paese a farlo”. “L’Agenzia del farmaco – ha aggiunto Remuzzi -, non può fare nulla in assenza di una evidenza scientifica. Anzi, il ministero ha fatto esattamente quello che doveva. E il nostro lavoro non ha nulla a che fare con la campagna elettorale: non vorrei che Lancet e l’istituto Negri venissero strumentalizzati per cercare consensi anche tra chi, magari, è contrario alla vaccinazione o ritiene che la somministrazione del paracetamolo sia sbagliata. In particolare, poi, ora ci sono due fazioni. Ma se faccio uno studio sugli antinfiammatori significa forse che sono contrario alla tachipirina?”.
Remuzzi: linee guida Covid, ministero non poteva fare altrimenti
Il direttore del Mario Negri dopo le polemiche su antinfiammatori