La pandemia Roma, 26 ago. (askanews) – Secondo un ampio lavoro pubblicato oggi su “Lancet infectious diseases”, dal titolo “La casa come nuova frontiera per il trattamento di Covid-19: il caso degli antinfiammatori”, condotto dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e dall’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo e rilanciato dal Corriere della Sera, la terapia a base di antinfiammatori (in particolare non steroidei, i Fans), avviata all’inizio dei sintomi da Covid, riduce il rischio di ospedalizzazione dell’85-90%. Lo studio ha analizzato l’efficacia dei Fans nel trattamento delle forme lievi e moderate di Covid che non richiedono il ricovero: accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni scendono dell’80% (dato accorpato), le sole ospedalizzazioni dell’85-90%, il tempo di risoluzione dei sintomi si accorcia dell’80% e la necessità di supplementazione di ossigeno del 100%. “Se i contagi dovessero tornare a salire, la terapia precoce con antinfiammatori – sostengono gli studiosi – potrebbe scongiurare la pressione eccessiva sugli ospedali”. Sav/Int14
Lo studio su Lancet: con gli antinfiammatori per curare il Covid-19 i ricoveri si riducono del 90%
Secondo la ricerca dell'Istituto Mario Negri la terapia precoce accorcia anche la durata dei sintomi