Covid: pochi i positivi asintomatici nei pronto soccorso di Milano

ASST Santi Paolo e Carlo e Università degli Studi: sono l'1%

LUG 25, 2022 -

Coronavirus Milano, 25 lug. (askanews) – Su 2.560 accessi ai Pronto Soccorso degli Ospedali San Carlo e San Paolo di Milano, il 4.8% degli accessi è risultato positivo al tampone nasofaringeo ma solo poco più dell’1% di chi non presentava patologie non direttamente correlate al COVID era positivo. E’ quanto emerge da uno studio condotto dagli ASST Santi Paolo e Carlo e dall’Università degli Studi di Milano mirato a misurare la percentuale di accessi nei Pronto Soccorso negli Ospedali San Paolo e San Carlo di pazienti con tampone positivo al COVID-19. L’obiettivo è stato quello valutare l’impatto dei positivi asintomatici sulla popolazione ospedaliera, nel periodo dal 12 al 19 luglio 2022, corrispondente al picco della ondata Omicron 4/5. Secondo l’indagine, su un totale di 122 postivi (pari al 4.8% degli accessi totali) 97 persone (il 79.5% del campione) si sono recate al pronto soccorso per patologie correlate ad una sintomatologia COVID e soltanto 25 si sono recati al pronto soccorso per altre patologie e hanno scoperto di essere positivo al tampone. L’indagine indica che la pandemia da COVID-19 continua ad avere un impatto molto forte sulla popolazione, non solo a livello di contagi, ma anche di ricoveri ospedalieri e decessi: solo una bassa percentuale (in base ai dati raccolti il 20%) dei ricoveri sono di pazienti positivi al tampone asintomatici mentre i rimanenti sono in ospedale per patologie correlate al COVID. “L’analisi che emerge da questi dati suggerisce di porre ancora grande attenzione alle possibili evoluzioni nel prossimo autunno/inverno in cui le condizioni climatiche potrebbero variare l’impatto clinico del virus”, spiega Stefano Centanni, Direttore del Dipartimento Cardio Respiratorio dell’ASST Santi Paolo e Carlo e docente di Malattie del Sistema Respiratorio presso l’Università degli Studi di Milano, che ha partecipato alla ricerca: Permane una quota di positività della popolazione, ma si può stimare che soltanto tra l’1% e il 3% della popolazione sia attiva senza saperlo. “Il quadro epidemiologico è in miglioramento – precisa il professor Carlo La Vecchia, docente di Statistica medica della Statale di Milano – abbiamo raggiunto il picco dei positivi e nelle prossime settimane dovremo assistere ad un rallentamento di contagi. Questa variante BA.4/5 ha creato una immunità sulla popolazione molto alta, con un numero di contagiati reali superiore ai numeri registrati: poiché oltre agli asintomatici vanno considerati i pauci sintomatici guariti in pochi giorni senza richiedere accesso alle strutture sanitarie. Tuttavia gran parte dei ricoverati lo sono per e non con il Covid. La bassa frequenza di positivi asintomatici apre inoltre quesiti sulla utilità ora del contact tracing”.