Salute Milano, 19 lug. (askanews) – In Italia, come in gran parte del resto del mondo, gli ultimi due anni hanno visto una riduzione dell’attività influenzale. Un fenomeno frutto soprattutto delle misure restrittive legate al COVID-19. Il prossimo inverno però potrà verificarsi un’inversione di tendenza che desta un’allerta, rispetto alla quale si è ancora in tempo per porre in essere misure di contenimento adeguate. È necessario che da parte delle Regioni vi sia un sufficiente approvvigionamento di vaccini, mentre nei confronti della cittadinanza sia avviata una persuasiva campagna di sensibilizzazione. Questo il monito lanciato da tre società scientifiche che hanno pubblicato un documento congiunto sul tema: la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica – SitI. A far temere, sono la probabile riduzione dell’immunità naturale della popolazione dopo gli ultimi due anni; i dati preliminari in calo dell’ultima campagna di vaccinazione antinfluenzale; le informazioni che arrivano dall’emisfero australe. “La profilassi per l’influenza rischia di essere messa in secondo piano dal COVID, ma non deve assolutamente essere sottovalutata – sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG – Nelle prossime stagioni l’influenza comparirà e abbiamo già indicazioni sulla sua gravità. Serve un’azione incisiva che coinvolga popolazione e istituzioni affinché ci si attrezzi sin da subito per proteggersi dall’influenza con un’approfondita campagna vaccinale. Si devono tenere a mente concetti come la severità dell’infezione da virus influenzale, il carico clinico della malattia, i costi per il Servizio Sanitario Nazionale, il ruolo centrale della vaccinazione nella prevenzione dell’influenza”. “È fondamentale prepararsi da subito contro il virus influenzale – evidenzia il Prof. Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT – Occorre ribadire l’importanza di questa vaccinazione, sottovalutata soprattutto nell’ultimo anno, quando si è verificato un calo delle coperture. Si tratta di un importante tema di sanità pubblica, su cui le istituzioni nazionali e regionali non possono rimandare il proprio impegno. L’influenza rimane una malattia infettiva gravata da complicanze soprattutto nei soggetti più fragili come anziani, pazienti con comorbidità e immunodepressi, che rappresentano coloro che sono maggiormente esposti agli effetti dannosi dell’influenza e possono ottenere i maggiori benefici dalla vaccinazione”. “In previsione dell’aumento dei casi che si registreranno in autunno ed in inverno è fondamentale effettuare la vaccinazione antinfluenzale – dichiara il Dott. Antonio Ferro, Presidente SItI – La doppia inoculazione, antiCOVID-19 e anti-influenza, è sicura ed importante, in quanto anche l’influenza può generare complicazioni molto gravi. È altrettanto fondamentale iniziare a parlarne già da ora per raggiungere, con questo appello, più persone possibili, facendo partire una campagna di sensibilizzazione, da parte di tutti gli operatori del mondo della Sanità, per informare correttamente tutta la popolazione”.
Appello di SIMG, SIMIT e SitI per i vaccini anti influenzale
"Avviare da subito campagna antinfluenzale in tutte le Regioni"