Lazio Roma, 4 mag. (askanews) – L’incontro tra Terre e Città in una festa culturale ma anche popolare per raccontare il futuro del cibo secondo Slow Food Roma. È quanto promettono le tre giornate romane dell’appuntamento in programma dal 6 all’8 maggio alla Città dell’Altra Economia. Questa che vuole essere la prima tappa di un percorso di avvicinamento al prossimo Terra Madre, salone del Gusto 2022, in programma a settembre a Torino e origina dalle cesure, connessioni, contaminazioni che solo una città agricola come Roma, in una delle regioni a più alta vocazione agricola d’Italia come il Lazio può offrire. Avvio di un percorso che incontrerà gli Osti, con piatti della tradizione e della modernità gastronomica romana in degustazione, la rete dei produttori con il Mercato della Terra e la rete di Assobotteghe, poi Slow Wine con etichette di vino d’eccellenza del territorio, birrifici artigianali, musica con M100. In pieno stile slow food non mancheranno i momenti dedicati alla formazione degli adulti e dei bambini, con laboratori, workshop e seminari. Centrale il lavoro dei tavoli della Food Policy, che declineranno i temi vitali per l’anima e la vita della Città e del suo cibo, con uno sguardo di respiro più vasto, regionale fino all’internazionale, con ospiti e personalità che molto hanno da dire e da offrire alla discussione su sostenibilità, agricoltura, ambiente, territorio, cibo, filiere produttive. “Intorno al tema del cibo sostenibile si muovono grandi temi quali la transizione agro-ecologica, quello della riduzione dello spreco di cibo e del suo recupero, quello dello sviluppo dell’agricoltura Via Petrarca, 300185 Roma – wwwslowfoodroma.it biologica che porta con sé riduzione dei pesticidi a tutela della salute dell’uomo e del pianeta a partire dal suolo.” – ha spiegato l’assessora Sabrina Alfonsi che ha poi concluso – “Questi temi sono al centro della politica del cibo che stiamo sviluppando nella Capitale con il lungo cammino che i 7 tavoli di lavoro della food policy stanno costruendo e delineando”. “Ragionare di futuro del cibo, dell’agricoltura, dell’ambiente integrando la dimensione cittadina di Roma, comune agricolo più grande d’Europa, e del Lazio, regione dal ricco patrimonio di biodiversità, significa ragionare di futuro sostenibile in chiave sia locale che globale – ha sottolineato Mario Ciarla presidente Arsial – dentro la scelta di istituire il consiglio del cibo con 7 tavoli di lavoro tematici e la partecipazione di decine di associazioni c’è una visione precisa che risponde alla domanda: come vogliamo alimentare il futuro, proteggere l’ambiente, creare sviluppo non più in una dinamica contrapposta ma sinergica? Terre e Città, dunque, come poli di una politica e di una strategia che puntino sempre di più sulla loro integrazione per promuovere una produzione agroalimentare più competitiva a livello nazionale e internazionale proprio perché più sana e davvero sostenibile. E che insieme sostengano la crescita delle nostre aziende agricole laziali, opportunità per i giovani, innovazione e sperimentazione in chiave bio, lotta al consumo di suolo, allo spreco alimentare ed energetico, tutela del paesaggio”.
Lazio, parte da Roma il viaggio verso Terra Madre 2022
Un percorso di transizione agro-ecologica dal 6 all'8 maggio