Olimpiadi Milano, 12 gen. (askanews) – “Il progetto di costruzione della pista da bob a Cortina è un’opera fortemente impattante sia per la comunità, che subirà gravi disagi per i lavori di smaltimento e costruzione da qui al 2026, sia per l’ambiente, dato che i boschi e i prati esistenti saranno invasi dall’ampliamento del tracciato, che andrà a cementificare anche zone fino ad oggi non occupate. Il tutto in un’area di grande valore, a ridosso del sito Unesco delle Dolomiti. Ritengo gravissimo che, sebbene il Comitato olimpico internazionale abbia raccomandato la sostenibilità come parametro indiscutibile per la pianificazione e la realizzazione dei giochi olimpici invernali del 2026, l’Italia sembri lontana anni luce dalla volontà di tener fede all’impegno”. E’ quanto ha dichiarato in una nota l’eurodeputata Eleonora Evi, co-portavoce nazionale di Europa Verde, annunciando di aver presentato “un’interrogazione prioritaria alla Commissione Europea, affinché faccia luce sul rischio che le Valutazioni ambientali locali per ogni singola opera compromettano irrimediabilmente una valutazione reale degli interventi, negando ai cittadini il diritto di ricevere informazioni credibili”. “La pista da bob è un’opera di grave peso economico, sociale e ambientale, inoltre, con la Legge 156/2021 del 9 novembre scorso, il Governo ha finanziato e commissariato, su pressante richiesta della Regione Veneto, il rifacimento, con un nuovo tracciato, della vecchia pista da bob olimpica Eugenio Monti di Cortina d’Ampezzo, dismessa e poi chiusa nel 2008, a causa dei costi eccessivi” ha ricordato la consigliera regionale veneta di Europa Verde, Cristina Guarda, aggiungendo che “il rischio è che, utilizzando strumentalmente il commissariamento per recuperare il grande ritardo accumulato nella progettazione delle opere, si giunga a non svolgere di fatto le procedure di valutazione, con ovvie ripercussioni sull’area interessata e sulla tutela dei cittadini”. “A 2 anni di distanza, la pista da bob non ha ancora uno studio di fattibilità! Inizialmente ci fu raccontato che si sarebbe trattato della ristrutturazione della pista esistente, mentre oggi scopriamo che verrà prevista in realtà la demolizione e costruzione di un nuovo impianto, diverso dall’originale, per una spesa di almeno 60 milioni di euro” ha proseguito Guarda, concludendo “tutto questo per un’opera economicamente non sostenibile, vista la previsione di una futura perdita di esercizio di mezzo milione di euro”.
EVI (EV): interrogazione a Ue su pista bob Cortina non sostenibile
Eurodeputata: Italia non tiene fede a parametro fondamentale Cio