Milano Roma, 12 gen. (askanews) – “Le violenze di Capodanno confermano una tendenza che purtroppo stà diventando una prassi, che è quella della violenza sessuale di gruppo, soprattutto nelle fasce di popolazione più giovani”. Così dice Anita Falcetta, fondatrice del movimento di opinione “Women of Change Italia”, che da anni si impegna a favore dei diritti delle donne. “Quelli di capodanno sono dei fatti gravissimi – continua – che lasciano aperto un interrogativo molto profondo sulle radici di questa problematica. Al di là dei singoli casi, va studiata tutta la casistica relativa ai casi di violenza, cosa che noi come WoC stiamo monitorando, e i casi da febbraio 2021 sono in continuo aumento”. Nella notte di capodanno, tra i festeggiamenti generali di piazza del Duomo, a Milano, sarebbero almeno nove le ragazze che hanno accusato di aver subito violenze, abusi e molestie pesanti. Le forze dell’ordine – si ricorda – hanno fermato 18 presunti responsabili dell’accaduto: i sospettati, tutti uomini tra i 15 e i 21 anni stranieri o italiani di origine nordafricana, sarebbero stati riconosciuti tramite le videocamere di sorveglianza ed all’analisi incrociata dai video trapelati tramite i social network. Ma è “un fenomeno senza dubbio in crescita, quello della violenza sia in forma fisica che verbale” – si aggiunge – “e che ha avuto un notevole riscontro per quanto riguarda l’interesse del grande pubblico, ma questo non basta”. C’è una vera e propria spirale di violenza che non risparmia nessuno tra giovani e adulti, ma che vede negli adolescenti una delle categorie più colpite come confermano i dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale degli Adolescenti, che evidenziano come 3 adolescenti su 4 non parli degli abusi subiti. “Nei fatti di Capodanno – continua Falcetta – i presunti responsabili sono tutti molto giovani, ma al di là di questo i dati dimostrano che tra le fasce più giovani della popolazione questi problemi ci sono, ed è una diffusione trasversale in tutta Italia. Sicuramente la pandemia ha aumentato la situazione di stress, visto che nel momento in cui a dei giovani togli tutte le valvole di sfogo, queste situazioni già precarie per via della natura adolescenziale rischiano di trasformarsi in violenza come scarica adrenalinica”. “Il vero problema è che gli abusi non si limitano a quelli fisici, forse gli abusi più deleteri a livello psicologico sono quelli invisibili agli occhi ma che portano allo sfinimento chi ne è vittima. Tra questi sicuramente i sentimenti di gelosia e possesso del partner, quasi come in una regressione ‘culturale’ della vita di coppia che vanno a sfociare molto spesso in atti di gelosia ingiustificati sia nella vita reale che in quella virtuale, come i molteplici casi di stalking o revenge porn”. (Segue)
Aggressioni Capodanno, Women of change: violenze in aumento
Anita Falcetta: fatti gravissimi, pandemia ha aumentato stress