Il caso Ravanusa (Agrigento), 13 dic. (askanews) – Nei giorni precedenti il tragico scoppio, i residenti di Ravanusa avrebbero percepito un forte odore di gas. Un fatto su cui gli investigatori dell’Arma stanno cercando di fare chiarezza. “Cercheremo di verificare oggettivamente con gli abitanti del posto se si tratta di una informazione falsa o attendibile”, ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante dei carabinieri di Agrigento, aggiungendo: “Dovremo poi svolgere un’attività tecnica di indagine anche attraverso i consulenti che la procura individuerà, per capire se le attività di manutenzione sono state svolte con coerenza e soprattutto con la dovuta frequenza”. “Molto probabilmente questo accumulo di gas risale a diversi giorni – ha aggiunto Stingo – e si è creato per un cedimento in un alveo, una caverna nel sottosuolo. Il punto è che parliamo di un gas metano, un gas che tende a salire verso l’alto e questo non si è verificato. Andrà capito come mai l’accumulo sia stato così grande, senza un alert o un’avvisaglia”. Xpa/Int2
A Ravanusa si indaga per un “accumulo di gas”
Stingo: possibile alveo nel sottosuolo dovuto a un cedimento