Green pass Milano, 6 nov. (askanews) – L’avvertimento lanciato dalla Questura, “chi non rispetta le prescrizioni delle autorità di Pubblica Sicurezza rischia l’arresto”, non è bastato a fermare il popolo dei “No Green Pass” che ha invaso le strade di Trieste per l’ennesima manifestazione di protesta contro l’obbligo del certificato verde per i lavoratori. In 8 mila sono scesi in piazza per il corteo organizzato dal Coordinamento 15 ottobre. L’ordinanza del sindaco Roberto Dipiazza che impone ai manifestanti di indossare la mascherina e di evitare assembramenti è rispettata solo da una alcuni manifestanti. La maggior parte marcia senza nessun dispositivo di protezione individuale e senza rispettare il distanziamento sociale. Per il momento il corteo prosegue in modo pacifico in una città blidatissima e presidiata da decine di agenti in tenuta antisommossa. Piazza Unità d’Italia è inaccessibile, così come il lungomare, dove una rete metallica impedisce l’accesso nel tratto compreso tra piazza Tommaseo e via del mercato Vecchio. Una sorta di “zona rossa” interdetta ai manifestanti. Chi tenta l’accesso, ha stabilito la Questura, potrebbe essere arrestato. A un certo punto della manifestazione un gruppo di manifestanti si è fermato a pochi metri dagli agenti lanciando slogan e insulti, ma nessuno di loro ha tentato lo sfondamento. Al corteo partecipa anche un gruppo di sanitari sospesi dal servizio perché convinti “no vax”. In piazza anche il neoeletto consigliere comunale Ugo Rossi, appartenente al movimento “3 V”. Alcuni manifestanti inalberano grandi croci con appese corone del rosario. fcz/Int5
In 8 mila in corteo a Trieste: poche mascherine e tanti assembramenti
La Questura avverte: "Chi non rispetta prescrizione rischia arresto"