Campania Napoli, 26 ott. (askanews) – Il consiglio regionale della Campania, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato all’unanimità la mozione riguardante il programma per l’attivazione degli ospedali di Comunità. Con il documento si chiede alla Giunta di realizzare degli ospedali e delle case di comunità sul territorio regionale; cioè dei presidi di di sanità intermedia, prossimi al cittadino, “che evitano ricoveri in ospedali, accessi al pronto soccorso, ma al contempo vuol dire dare una risposta di salute anche ai cittadini che non hanno necessariamente bisogno di andare in ospedale. – evidenzia la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino – Abbiamo posto un criterio fondamentale, si parta da quei territori con questi ospedali e case di comunità dove il bisogno di salute è più negato, certamente le aree interne ma anche i territori come l’area industriale dell’Asl Napoli 3 sud dove abbiamo forti criticità ambientali ed un rapporto numero di posti letto-abitanti che è nettamente inferiore che la legge prevede”. In Campania sono previsti 34 ospedali comunità e lo stanziamento complessivo è di un miliardo a livello nazionale “ed è chiaro che bisognerà ragionare insieme sui criteri su dove realizzarli, – continua la Ciarambino, la quale ricorda che con questa mozione “diamo un criterio, nei territori dove c’è più bisogno di assistenza sanitaria, dove magari non ci sono nemmeno gli ospedali ed i cittadini per raggiungere il primo ospedale devono percorrere decine di chilometri”. Per la presidente Commissione Sanità della regione Campania Bruna Fiola “la mozione intende sollecitare il rafforzamento della medicina territoriale” anche se bisogna essere attenti “a non farle diventare delle cattedrali nel deserto. Quindi dev’essere inserita nella rimodulazione del piano per l’assistenza territoriale che di qui a poco la Regione dovrà rifare. Abbiamo chiesto un confronto con chi si occupa della tematica e a breve ci sarà un’audizione in commissione Sanità per discutere meglio di questo documento che la Regione dovrà approvare”. Il Capogruppo di Italia viva in consiglio regionale Tommaso pellegrino, ha chiesto una modifica “bene gli ospedali di comunità, ma vanno inseriti in un contesto riorganizzativo del territorio che non può essere quello attuale. Non possiamo permetterci di sprecare neanche un centesimo di risorse pubbliche soprattutto nella sanità per creare cattedrali nel deserto, in una regione dove abbiamo bisogno di investimenti strutturali negli ospedali e nell’innovazione tecnologica. Dobbiamo fare delle scelte, bene gli ospedali di comunità, ma che vengano inseriti all’interno di un contesto territoriale che funzioni e che faccia dialogare anche gli ospedali con il territorio”.