Lazio Roma, 12 ott. (askanews) – Approvato nella IX Commissione del Consiglio Regionale del Lazio il Programma regionale dei servizi educativi per la prima infanzia previsto dall’articolo 49 della legge reginale 7/2020 che ha introdotto nel Lazio – primi in Italia – il sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione 0-6 anni. Il programma regionale definisce le linee d’intervento in materia sul triennio 2021-2023, definisce i criteri di ripartizione delle risorse tra i Comuni per lo sviluppo e la riqualificazione dei servizi educativi e le modalità di attuazione di forme di raccordo tra servizi educativi, scolastici, sociali e sanitari per consolidare il sistema integrato. “Il Lazio si conferma una Regione all’avanguardia sul sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni. Il programma approvato in Commissione vuole ampliare l’offerta pubblica di posti nido con la costruzione di nuove strutture e l’acquisto di posti nei servizi convenzionati e accreditati. L’obiettivo è il potenziamento dell’offerta e della sua distribuzione territoriale oltre che una maggiore qualità e, per i servizi pubblici, accessibilità agli stessi” dichiara Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio Regionale del Lazio – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio. Tra gli interventi sono previsti incentivi per le nuove aperture con contributi fino a mille euro per ogni nuovo posto nido comunale e delle APS, contributi tra i 20 e i 35 mila per lavori di manutenzione delle strutture esistenti e sostegno per la gestione di sezioni primavera e servizi integrativi. “Il lavoro in Commissione ha migliorato il testo base con l’innalzamento del costo standard del posto nido pubblico di 90 euro – da 750 a 840 euro – a beneficio delle strutture in convenzione e l’introduzione di un focus importante sulla disabilità. In particolare – continua Mattia – abbiamo previsto nella ripartizione dei fondi tra Comuni/APS degli incentivi per l’inclusione nei percorsi educativi dei bambini e delle bambine con disabilità e la previsione di un sostegno addizionale per le strutture che si avvalgono di educatori bilingue LIS (Lingua italiana dei segni)”. Tra le altre novità introdotte nel testo, anche la previsione di indirizzi per la realizzazione di progetti sperimentali di avvicinamento alla lettura, alla musica e alla lingua inglese nei servizi educativi e un’attenzione specifica alla sostenibilità favorendo – con apposite linee guida – l’utilizzo di materiale ecologico, la riduzione dell’uso della plastica e l’impiego di prodotti a km 0 nella refezione dei servizi educativi. Inserito, inoltre, tra gli obiettivi di ampliamento dell’offerta dei servizi anche quello dei nuovi nidi e poli per l’infanzia negli enti dipendenti e strumentali della Regionale, società controllate o entri privati a partecipazione regionale. “Il programma approvato favorisce un’azione sinergica tra la rete dei servizi – educativi, sociali, scolastici e sanitari – e centrata sui bisogni e i diritti delle bambine e dei bambini oltre che al supporto delle famiglie. Ringrazio il Presidente Nicola Zingaretti e l’Assessora Alessandra Troncarelli per aver creduto nella legge sul sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, una legge di visione e contrasto alla povertà educativa e alle disuguaglianze e uno strumento fondamentale per affrontare i prossimi anni in cui la ricostruzione e il ripensamento delle città passeranno necessariamente per un investimento serio e concreto sull’educazione e quindi sul futuro”.
Lazio, Mattia: povertà educativa, discussione alla Pisana
In commissione ok al programma sui servizi educativi