Coronavirus Roma, 23 set. (askanews) – L’insufficiente coordinamento tra autorità sanitarie e finanziarie si è rivelato uno dei punti deboli nella risposta globale alla pandemia. Lo ha sottolineato il Premier Mario Draghi in videoconferenza al ‘Global Covid-19 Summit’, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Il Presidente del Consiglio ha aggiunto poi che, come presidenza del G20, l’Italia intende istituire il ‘Global Health e Finance Board” che “potenzierà la cooperazione globale nella governance e nel finanziamento per la risposta e la prevenzione alle pandemie”, mettendo l’accento tra l’altro sulla necessità che il Board supporti la collaborazione tra il G20 e l’Oms, la Banca Mondiale ed altre organizzazioni internazionali. A sottolineare l’importanza della posizione del Governo italiano per la risposta e la prevenzione degli eventi pandemici è il Chief Global Strategist della RAIT88, Dott. Alessandro Fidenzi, il quale sottolinea al riguardo che: “Il mio auspicio strategico è che si ragioni in ottica visionaria con misure di intervento tese a creare sinergie a livello europeo dove le quarantene e i lockdown diventino misure obsolete. La Ricerca e la Sanità pubblica devono maggiormente dialogare, cooperare e testare attraverso esercitazioni specifiche il proprio grado di resilienza a scenari pandemici su larga scala. Questa pandemia di Covid-19 ha contribuito a creare una maggiore consapevolezza collettiva sulle nostre vulnerabilità strutturali e pertanto dobbiamo agire in maniera predittiva e preventiva superando gli ostacoli burocratici, applicando le migliori strategie per farvi fronte”. Dal canto suo, il Prof. Massimo Amorosi, Biothreats Specialist presso la RAIT88, ricorda che, prima della recente importante iniziativa italiana, “si stanno mettendo in cantiere diversi progetti a livello internazionale sull’onda dell’attuale emergenza pandemica, in primis il nuovo hub globale dell’OMS per l’intelligence pandemica ed epidemica: l’Hub riunirà i maggiori partner al fine di promuovere la collaborazione e lo sviluppo di strumenti e modelli predittivi per l’analisi dei rischi, nonché il monitoraggio delle misure di controllo delle pandemie e delle epidemie”. Amorosi aggiunge poi che “l’Unione Europea, ha lanciato nel febbraio di quest’anno un programma che mira a dotare la UE di un piano di biodifesa per le varianti del SARS-CoV-2, denominato HERA Incubator, mentre proprio in questo mese di settembre, è intervenuta l’iniziativa dell’amministrazione statunitense, sempre nella direzione di perseguire l’obiettivo di un sistema nazionale di biodifesa, la quale, tra le altre cose, prevede nuovi sistemi dedicati di early warning nonché di monitoring in tempo reale al fine di seguire le traiettorie evolutive di fenomeni epidemici, anche con l’ausilio di modelli predittivi”. La RAIT88 attraverso il Ceo Alessio Calabrò è in prima linea investendo in questo contesto, considerando che i settori strategici su cui ha puntato sono rappresentati, dall’Intelligenza Artificiale, Robotica, la Realtà Virtuale, CBRN, Quantum Technology e anche la Biosicurezza.
Rait88 in campo per contribuire a strategia nazionale biosicurezza
Importante annuncio Draghi su proposta Global Health e Finance Board