Ambiente Roma, 10 set. (askanews) – “Io sono animato da una profonda buona fede e non ho nei miei programmi di vita una carriera nel mondo della politica. Io sto servendo il mio Paese, ho giurato sulla Costituzione di fare il mio meglio in questo periodo. Sto cercando di dare una mano a un gigante come Mario Draghi, a questo governo perché si possano fare le cose che sono diventate improcrastinabili e urgentissime sulla transizione ecologica”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani intervenendo all’evento inaugurale del Festival “Il verde e il Blu” in svolgimento a Milano. “La termodinamica non mente, purtroppo ci sono dei dati numerici che dimostrano che ci sono dei rischi importanti per l’umanità. Uno come me in questo momento – ha aggiunto – può servire perché ho dimestichezza con i numeri, con le tecnologie e in questo momento la partita è abbastanza tecnologica, numerica. Poi quando avremo lanciato tutto, sarà andato a regime tutta l’operazione ci saranno persone più titolate e brave di me a gestire il percorso non di visione, innovazione e costruzione ma di implementazione”. “Il mio dovere in questo anno e mezzo, fino a fine legislatura, – ha sottolineato Cingolani – è far partire questa macchina complessa e mettere sul tavolo alcune idee per il futuro su cui spero – ha detto Cingolani – si apra un dibattito , ma non un dibattito calcistico. Stiamo parlando del 2060, ci possiamo permettere di discutere di scenari che forse oggi non piacciono ma magari tra 10-15-20 anni possono avere altre soluzioni, altre prospettive”.
Ambiente, Cingolani: su futuro spero dibattito, ma non calcistico
"Sono animato da profonda buona fede, sto servendo Paese"