Salute Roma, 7 set. (askanews) – In Italia e nel mondo si sta affermando un nuovo concetto di salute, all’interno del quale il benessere psico-fisico deve essere assicurato tempestivamente da professionisti sempre più competenti e aggiornati, per rispondere ai bisogni reali della popolazione all’interno delle organizzazioni sanitarie. Una delle figure chiave di questa visione avanzata della salute è quella del fisioterapista, professionista che opera con competenze specifiche all’interno di un ambito quello riabilitativo che spazia tra problematiche e patologie sempre più numerose, come la rieducazione funzionale, le disabilità motorie o la riabilitazione psicomotoria e cognitiva. Per assicurare una chiara e diffusa conoscenza di questa professione, si celebra domani la Giornata Mondiale della Fisioterapia – WORLD PT DAY, occasione promossa dalla World Physiotherapy (WP) per avvicinare la fisioterapia ai cittadini, alle istituzioni ed agli altri professionisti sanitari. Avviato nel 1966, il World PT Day quest’anno sarà dedicato al Long Covid e al ruolo dei fisioterapisti nel trattamento e nella gestione delle persone affette da tale patologia. “A distanza di un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia – precisa Piero Ferrante, Presidente della Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti – organo di rappresentanza istituzionale della professione, in seno alla Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP- nonostante siano molte le conoscenze fin qui acquisite sul Covid, c’è ancora tanto da scoprire su questo ‘nemico invisibile’. Ciò che di certo sappiamo è che esso ha modificato in maniera prorompente gli scenari del nostro sistema salute e che è ancora necessario il contributo di tutte le professioni sanitarie, e quindi anche dei Fisioterapisti, per fornire risposte sempre più adeguate ai bisogni di cura dei Cittadini”. Fin dall’inizio di questa emergenza sanitaria i Fisioterapisti italiani, come tutti gli altri professionisti, hanno offerto il loro insostituibile contributo e si sono distinti per l’impegno e l’appropriatezza delle competenze messe a disposizione della comunità: “L’abbiamo fatto nella riabilitazione dei pazienti Covid19 – prosegue Ferrante – con particolare riguardo alla riabilitazione respiratoria, alla riabilitazione post terapia intensiva ed alla gestione delle tante problematiche che hanno colpito degenti, pazienti cronici, anziani, giovani, sportivi e lavoratori in smart-working che hanno dovuto fare i conti con lunghi mesi di lockdown”. In occasione della celebrazione di questa giornata mondiale, la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti parteciperà all’iniziativa organizzata con l’Associazione Italiana di Fisioterapia – A.I.FI., associazione tecnico scientifica di riferimento, in programma domani: un evento online per approfondire e dialogare sui temi di rilievo per la professione, come l’istituzione dell’Ordine dei Fisioterapisti, gli interventi verso pazienti fragili nel periodo pandemico, l’implementazione di interventi di prevenzione, lo sviluppo della fisioterapia di comunità nell’ambito delle cure primarie e della gestione delle cronicità, la promozione di nuovi modelli organizzativi, “tutti temi – conclude Piero Ferrante – sulla cui progettazione e proposizione la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti è fortemente impegnata da mesi”. All’evento interverranno i rappresentanti delle associazioni dei cittadini, le senatrici Anna Maria Parente e Paola Boldrini, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione Igiene e sanità del Senato, la prof.ssa Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e il prof. Mario Amore, Vicepresidente del CUN (Consiglio Universitario Nazionale).
Salute, domani Giornata mondiale della fisioterapia
Long Covid e riabilitazione: l'esperienza italiana per rispondere ai bisogni reali