Sicilia Palermo, 9 lug. (askanews) – Ventotto misure cautelari, 8 delle quali ai domiciliari, sono state notificate dalla Guardia di Finanza di Palermo ad altrettanti dipendenti Comunali o di società partecipate indagati per truffa ai danni di un ente pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio. I ‘furbetti del cartellino’, alcuni dei quali con il lavoro, secondo quanto accertato dagli investigatori, avrebbero avuto poco in comune, facevano base negli uffici dei Cantieri culturali della Zisa. In particolare sono stati ‘pizzicati’ non a lavoro, 11 impiegati comunali, tre edili del “Coime” e 14 operai della “Reset”, la società che si occupa di manutenzione e cura del verde. Quattordici dipendenti sono stati sottoposti all’obbligo di dimora, 6 all’obbligo di firma. I controlli, che sono andati avanti per tre mesi, fra il maggio e l’agosto 2018, hanno documentato circa 1000 casi di infedeltà nell’attestazione degli orari e la falsa rendicontazione di circa 2.500 ore di servizio in realtà mai prestate a favore del Comune di Palermo. Complessivamente sono 43 gli indagati. Red/Gca/Int9
A Palermo scoperti 28 furbetti del cartellino: 8 arrestati
Truffa e falsa attestazione della presenza in servizio