Stop al finanziamento per il vaccino Reithera (Corte dei Conti)

Non ammesso alla registrazione il decreto sull'accordo Mise-Invitalia

MAG 14, 2021 -

Roma, 14 mag. (askanews) – La Corte dei Conti blocca il decreto per il cofinanziamento da parte di Invitalia del vaccino Reithera. Lo conferma la stessa Corte in un comunicato.

“In data 1 marzo 2021 è pervenuto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti il decreto di all’approvazione dell’Accordo di sviluppo sottoscritto in data 17 febbraio 2021 dal Ministero dello Sviluppo economico, da Invitalia spa e dalla Società ReiThera srl, volto a sostenere il programma di sviluppo industriale da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano” si legge nella nota.

In particolare, ricorda la Corte, il programma è costituito da un progetto di investimento produttivo, finalizzato all’ampliamento dello stabilimento produttivo di Castel Romano (RM), e da un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale destinato a completare la sperimentazione clinica (studi clinici di fase 2 e 3) del vaccino anti Covid-19.

Il decreto prevedeva di mettere a disposizione per il finanziamento degli investimenti risorse nel limite massimo di 50 milioni di euro di cui 41 milioni a fondo perduto e il resto come finanziamento a fondo agevolato (su un totale complessivo pari ad 80 milioni previsto dal decreto rilancio).

“In esito all’attività istruttoria, in data 8 aprile 2021, è stato formulato rilievo da parte del competente Ufficio di controllo della Corte – prosegue la nota – L’Amministrazione ha riscontrato tale rilievo, fornendo i richiesti chiarimenti, in data 21 aprile 2021”.

Successivamente “in data 4 maggio 2021, l’Ufficio del controllo ritenendo che le risposte fornite dall’Amministrazione non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo, ha deferito la questione all’esame del Collegio della Sezione centrale controllo di legittimità. A conclusione dell’adunanza, in data 11 maggio 2021, la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto. L’atto non è stato, quindi, ammesso a registrazione”.

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