Presidio pro-Palestina a Milano: oltre un migliaio in piazza Duomo

"A sostegno della lotta del popolo palestinese"

MAG 13, 2021 -

Milano, 13 mag. (askanews) – Sono oltre un migliaio i manifestanti che si sono ritrovati in piazza Duomo a Milano per il presidio indetto alle 17.30 “a sostegno della lotta del popolo palestinese” in relazione ai combattimenti in corso nella Striscia di Gaza e in Israele. A partire dalle 17 in piazza si sono erano già radunati centinaia di giovani e giovanissimi ragazzi di origine araba.

L’iniziativa è organizzata da Assopace Palestina, Gaza Freestyle, Giovani palestinesi d’Italia, Mutuo Soccorso Milano APS e ha visto l’adesione di molte sigle della sinistra radicale e internazionalista.

Assopace Palestina in una lettera inviata ieri al governo, chiedeva “di fermare questa nuova ondata di violenza, intimando ad Hamas di fermare il lancio dei razzi ed al governo israeliano di rimuovere l’assedio di Gaza e di fermare qualsiasi tipo di ritorsione contro la popolazione della Striscia di Gaza; di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare l’espropriazione e la demolizione delle case a Gerusalemme Est; di esigere dal governo israeliano la rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono le elezioni libere e regolari in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, come previsto dagli accordi di Oslo, firmati dalle parti; di sostenere e assistere l’Anp per l’organizzazione e la realizzazione del processo elettorale, evitando ulteriori rinvii; di inviare osservatori internazionali neutrali per monitorare il processo elettorale, i giorni del voto e il conteggio dei voti, che si svolga secondo gli standard internazionali di trasparenza e con pieno diritto di voto per tutta la popolazione residente in Cisgiordania, nel distretto di Gerusalemme e nella Striscia di Gaza; di agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità”.