Roma, 23 apr. (askanews) – Sulla riapertura delle scuole da lunedì “era stato definito in sede di Conferenza” Stato-Regioni “il margine del 60-100%, ma la direzione di marcia era concordata” con i governatori “verso il 100%: il Cdm ha poi ritenuto di porre il 70%, ma non c’è divergenza sull’idea che si debba andare gradualmente verso il 100%”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Radio24.
“Tutti concordano nella necessità di portare in presenza anche i ragazzi delle scuole superiori di quel 50%” escluso ancora dalle lezioni in presenza: “Tutti i bambini sono già in presenza e vi è una forte spinta per portare in presenza anche gli ultimi, quelli delle superiori: su questo concordavamo tutti”, ha ribadito il ministro.
Il ogni caso l’indicazione del governo “lascia un’ampia fase di flessibilità per raggiungere il 100%, nei tempi e nei modi che poi i territori potranno riconoscere. Le possibilità di deroga”, cui ha accennato ieri la ministra Gelmini, “sono già descritte nel decreto e riguardano le situazioni particolari in cui vi sono folocai o altre considerazioni che possono mettere a rischio la riapertura delle scuole o la situazione in generale. Ma il tema non è deroghe o non deroghe: è la direzione di marcia verso cui stiamo andando e su questo mi pare siamo d’accordo. Poi i presidenti Draghi e Fedriga troveranno il modo di ragionare anche su queste modalità di rapporto con le Regioni”, ha concluso Bianchi.
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