Roma, 3 mar. (askanews) – “Ci chiediamo con quale criterio si decide di riaprire cinema e teatri ma non i ristoranti a cena”. E’ questo il commento di Federcuochi al nuovo Dpcm che consentirebbe la riapertura di cinema e teatri a partire dal prossimo 27 marzo. “Secondo gli ultimi Dpcm i ristoranti sarebbero quindi luoghi sicuri a pranzo ma non a cena. E’ davvero una decisione assurda. Siamo naturalmente lieti che cinema e teatri possano riaprire ma le misure di prevenzione applicate in quelle strutture non sono certamente più efficaci di quanto lo siano quelle imposte alla ristorazione”.
“Quale sarebbe quindi il criterio – si chiede Federcuochi – che consente la loro riapertura mentre continua a perdurare la chiusura serale per i ristoranti? Chiusura che, ricordiamo, ha provocato la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e vari miliardi di euro in danni economici all’intero comparto, con gravi ripercussioni su tutta la filiera agroalimentare. Il mondo della ristorazione sta crollando sotto i colpi della pandemia, facciamo appello al Governo affinché non ci abbandoni e non lasci in questa drammatica agonia una tra le principali voci di bilancio del nostro Paese”.